- La relazione semestrale al 30 giugno 2010 del gruppo armatoriale italiano Premuda, approvata oggi dal consiglio di amministrazione della società, mostra un utile netto di 6,8 milioni di euro su ricavi base time charter per 58,8 milioni di euro, con incrementi rispettivamente del 71% e del 12% su 3,8 milioni e 52,6 milioni di dollari nel primo semestre del 2009. Il risultato operativo è ammontato a 8,8 milioni di euro (+33%).
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- Premuda ha precisato che, «a seguito della svalutazione per impairment di alcune navi effettuata nel bilancio dell'esercizio 2009, il risultato del primo semestre 2010 beneficia di minori ammortamenti per circa 1,4 milioni di euro» e che «al risultato del primo semestre 2009 avevano concorso plusvalenze da vendita navi per circa 2,8 milioni di euro». «Al netto di tali fattori - ha sottolineato l'azienda - il risultato consolidato del primo semestre 2010 ammonterebbe a circa 5,4 milioni di euro a fronte del corrispondente valore di circa 1,2 milioni di euro del primo semestre 2009, con un miglioramento su basi omogenee di circa 4,2 milioni di euro (+350% circa)».
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- Premuda ha reso noto che le immobilizzazioni in flotta ammontano a 371,8 milioni di euro cui vanno aggiunti 71,6 milioni di euro relativi alle navi in costruzione.
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- La situazione finanziaria di gruppo al 30 giugno scorso evidenzia una esposizione netta equivalente a 291,7 milioni di euro (rispettivamente 206,0 milioni di euro e 226,8 milioni di euro a fine giugno ed a fine esercizio 2009), con disponibilità liquide ammontanti a 25,2 milioni di euro. «Rispetto alla fine dell'esercizio precedente - ha spiegato Premuda - l'esposizione finanziaria netta è aumentata prevalentemente in relazione all'avanzamento dei nuovi investimenti avviati e per l'effetto derivante dalla controvalutazione in euro dei finanziamenti espressi in US dollari».
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- In merito all'andamento del mercato nella prima parte del 2010, Premuda ha comunicato che «nei carichi liquidi le rate di nolo spot per i comparti di nostro interesse hanno registrato valori medi sensibilmente superiori rispetto a quelli dell'esercizio precedente. Nel corso del semestre il mercato è risultato comunque assai volatile, con le Suezmax che a fronte di punte massime di quasi 75.000
- $/giorno a metà gennaio hanno registrato valori minimi inferiori a 20.000 $/giorno a fine giugno e le Aframax che sono scese sotto i 13.000 $/giorno a inizio marzo, hanno superato i 50.000 $/giorno
- intorno nella terza settimana di maggio, per poi ridiscendere vicino ai 20.000 dollari/giorno a fine
- semestre». Premuda ha precisato che «il mese di luglio è iniziato in calo, con una positiva inversione di tendenza intorno a metà mese» e che «per il prosieguo dell'anno le aspettative, pur con una previsione assai aleatoria, sono prevalentemente orientate su rate più basse di quelle della media del primo semestre».
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- Sul fronte dei carichi secchi, Premuda ha spiegato che «i noli del primo semestre hanno segnato - sia pure con andamenti differenziati per le diverse tipologie di tonnellaggio - rate medie abbastanza soddisfacenti: mercato estremamente volatile per le Capesize, minor volatilità per le Handymax. Il mese di luglio è iniziato in calo, con una positiva inversione di tendenza a partire da metà mese».
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- La flotta di Premuda al 30 giugno scorso era costituita da nove tanker per una capacità complessiva di 967.400 tonnellate di portata lorda, da cinque bulkcarrier per un totale di 289.200 tpl a cui si aggiungono quattro navi a noleggio per ulteriori 220.100 tpl e da un'unità FPSO di 80.900 tpl. Il residuo piano di potenziamento della flotta della compagnia prevede la costruzione di nove navi distribuite nel periodo 2011-2014: si tratta di sette bulkcarrier da 34-35.000 tpl e di due product tanker Aframax da 114.700 tpl. Gli impegni residui nei confronti dei cantieri costruttori a fronte di tali investimenti ammontano a circa 290 milioni di dollari, di cui circa 68 milioni di pertinenza di terzi.
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- Infine Premuda ha reso noto che, non essendo stato possibile completare tutte le formalità necessarie per la completa realizzazione dell'operazione di aumento di capitale annunciata in precedenza (inforMARE del 31 marzo 2010), oggi il consiglio di amministrazione ha assunto all'unanimità una nuova deliberazione relativa a tale aumento, per massimo 23,47 milioni di euro, confermando i termini tutti dell'operazione già deliberata, ma estendendone la validità fino al termine ultimo di sei mesi dalla data di iscrizione della nuova delibera presso il Registro delle Imprese.
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