- Lo scorso anno la tedesca bayernhafen Gruppe, che opera nei terminal fluviali e intermodali a Aschaffenburg, Bamberg, Norimberga, Roth, Regensburg e Passau, ha movimentato un traffico di 28.961.000 tonnellate di merci per via fluviale, ferroviaria e stradale, con un incremento del 13,4% rispetto a 25.544.000 tonnellate nel 2009 e con una crescita del 3,1% rispetto a 28.084.000 tonnellate nel 2008.
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- Il traffico movimentato per via fluviale è ammontato a 3.746.000 tonnellate (-4,5% sul 2009), quello per via ferroviaria a 7.129.000 tonnellate (+32,5%) e quello per via stradale a 18.086.000 tonnellate (+11,4%).
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- bayernhafen Gruppe ha reso noto che, nel segmento fluviale, se nel 2010 i terminal sul Danubio hanno registrato una flessione del traffico delle merci, in quelli sul Meno e sul canale Meno-Danubio il traffico è aumentato. Uno dei motivi della flessione del traffico sul Danubio - ha spiegato la società - risiede nella ripresa più lenta dell'economia nell'Europa sud-orientale e le ripercussioni ancora non avvertite sui prodotti siderurgici. «Ritengo però - ha precisato l'amministratore delegato dell'azienda tedesca, Joachim Zimmermann - che nel corso di quest'anno la ripresa complessiva si irrobustirà e che anche il traffico via acqua vedrà uno sviluppo maggiormente positivo».
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- Tuttavia Zimmermann, che fa parte del consiglio direttivo dell'associazione degli inland port tedeschi (Bundesverband Öffentlicher Binnenhäfen), ha espresso preoccupazione per il piano del ministero federale dei Trasporti che prevede di suddividere la rete di vie fluviali nazionali in un core network e in una rete secondaria: non è questo il modo - ha osservato - di raggiungere l'obiettivo di spostare le merci verso modalità di trasporto più rispettose dell'ambiente.
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