- Il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, ha confermato la convocazione per il prossimo 3 giugno dei vertici di Fincantieri e dei sindacati nazionali per discutere il piano di riorganizzazione industriale dell'azienda navalmeccanica. Tale piano, che è stato presentato ieri ai sindacati e che prevede 2.551 esuberi, la chiusura dei due cantieri navali di Castellammare di Stabia e di Sestri Ponente e il ridimensionamento dello stabilimento di Riva Trigoso ( del 23 maggio 2011), ha scatenato le accese reazioni dei lavoratori che hanno immediatamente inscenato manifestazioni di protesta, proseguite anche oggi con cortei e scioperi , nel corso delle quali sono avvenuti incidenti con feriti sia tra i dimostranti che tra le forze dell'ordine.
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- Commentando l'evolversi della situazione il presidente di Confindustria Genova, Giovanni Calvini, ha auspicato che nell'incontro fissato con l'azienda e con i sindacati il governo possa proporre iniziative finalizzate a limitare gli effetti negativi di questa grave crisi sul comparto della navalmeccanica. Dalle dichiarazioni dei vertici di Fincantieri, infatti - ha osservato Calvini - sembra possa esserci un'apertura da parte dell'azienda affinché le ricadute sull'occupazione, a Genova e a Riva Trigoso, siano più contenute e con implicazioni sociali di minor impatto. Calvini ha inoltre ribadito l'impegno da parte di Confindustria Genova - pur in un contesto di particolare difficoltà del settore - di mantenere la vocazione industriale delle aree interessate e la continuità dell'attività lavorativa, progettando un futuro che sia comunque coerente con l'evoluzione della domanda interna e dei mercati internazionali.
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