- Nel settore delle assicurazioni marittime continua ad esserci un eccesso di capacità sottoscrittiva e ciò non contribuisce a ridurre una ormai cronica, elevata competitività sui prezzi. Lo ha sottolineato Bartolomeo Barberis, presidente del Comitato delle Compagnie di Assicurazioni Marittime di Genova, nel corso della 151a assemblea annuale del Comitato. Barberis, che è vice direttore generale di SIAT Spa, ha precisato che sui premi non hanno avuto effetti apprezzabili neppure le catastrofi che hanno colpito l'anno 2010.
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- «Il settore Corpi - ha rilevato il presidente del Comitato nella sua relazione - ha risentito dei segnali contrastanti presentati dall'armamento i cui noli hanno avuto un andamento differenziato ed altalenante. Nel suo complesso lo stesso non ha presentato elementi di grande difformità rispetto al passato e si è confermato sostanzialmente stabile. Tuttavia si è registrata qualche pressione al ribasso soprattutto per le flotte di grandi dimensioni e con risultati favorevoli nel corso degli anni. Per il settore Corpi, a conferma di quanto precedentemente affermato, si è notata la presenza di un'elevata capacità sottoscrittiva condizionante il livello delle tassazioni. Per il settore Merci gli assicuratori del mercato italiano, sia pure sempre più in competizione con operatori esteri, hanno dovuto fronteggiare le medesime difficoltà che hanno caratterizzato il passato più recente come scambi commerciali depressi ed elevata concorrenza».
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- Riferendosi ai dati ufficiali pubblicati dall'ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), «rileviamo - ha proseguito Barberis - che per quanto riguarda i corpi di veicoli marittimi, i premi del lavoro diretto italiano hanno subito un calo, rispetto al 2009 del 3,60% attestandosi a 352.536 euro con le prime due compagnie che, da sole,hanno sottoscritto circa il 63% dei premi; se si guarda ai gruppi, i primi due hanno totalizzato premi per oltre l'87%. Nel settore merci trasportate, la riduzione sul 2009 è stato del 4,4% mentre le prime due compagnie hanno sottoscritto circa il 31%. È evidente la sensibile minore concentrazione del settore merci rispetto al settore corpi. Ricordiamo che nel 2010, per i corpi vi fu un incremento del 6,8% sul 2009 mentre per le merci una riduzione del 17,60%. Per quanto riguarda il mercato internazionale, gli ultimi dati disponibili si riferiscono all'anno 2009 e vedono l'Italia, con 406.329 dollari al quinto posto (subito dopo la Francia 431.705) nella classifica. Lo stesso quinto posto con 1.099.640 dollari è ottenuto considerando la globalità dei premi trasporti (Corpi + Merci + Liability + Offshore)».
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