- Oggi l'Autorità Portuale di Trieste e la Guardia di Finanza hanno siglato un nuovo protocollo di intesa che rinnova quello già in essere nel periodo 2005-2008, che è stato ora ampliato ed integrato alla luce anche delle intervenute modifiche normative, e che mira ad ottimizzare le rispettive attività all'interno del porto di Trieste.
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- Il protocollo prevede la condivisione di quelle informazioni rilevabili dalle banche dati riguardanti i traffici, le operazioni effettuate ed altri dati d'interesse relativi alle attività svolte all'interno dello scalo marittimo. Il tutto è finalizzato a massimizzare l'efficienza del porto attraverso l'adeguamento, lo sviluppo e la sofisticazione dei dispositivi logistici e di viabilità connessi alla gestione della “azienda porto”, anche attuando l'ottimizzazione delle procedure di vigilanza e controllo.
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- L'ente portuale di Trieste ha specificato che tale ulteriore forma di collaborazione si consoliderà attraverso lo strumentale e proficuo utilizzo delle potenzialità scaturenti dagli avanzati processi di informatizzazione delle procedure di introduzione e/o uscita delle merci dall'area portuale giuliana, caratterizzata dallo status di “Punto Franco”. Con il protocollo siglato oggi le due istituzioni stabiliscono, infatti,precise modalità di collaborazione impegnandosi ad adottare in modo condiviso le procedure e le modalità operative che si dovessero rendere necessarie per migliorare il complessivo funzionamento della struttura portuale di Trieste.
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- La durata del protocollo è stata fissata in quattro anni e l'accordo può essere tacitamente rinnovato per ulteriori quattro anni, non rinnovabili. È stato stabilito, poi, il rinvio a specifici “protocolli tecnici”, riferibili a determinate aree di comune interesse, per la definizione delle modalità attuative dell'intesa.
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