- Domani alla Spezia terranno banco due progetti europei: in mattinata, in uno spazio all'interno della Darsena di Pagliari, si svolgerà il seminario relativo al progetto “Eta Beta”, mentre nel pomeriggio si terrà un workshop alla Camera di Commercio per fare il punto sul progetto “Vento & Porti”.
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- Il progetto Eta Beta, che è stato presentato all'interno del programma comunitario “Life”, ha per tema l'eco innovazione dal punto di vista organizzativo, tecnologico e gestionale delle piccole e medie imprese insediate all'interno di aree produttive omogenee dal punto di vista territoriale, proprio come la Darsena di Pagliari che è parte di un progetto complessivo che porterà alla realizzazione di un vero e proprio Distretto della Nautica. La Regione Liguria, attraverso Liguria Ricerche, partner del progetto, ha infatti individuato nella Darsena una pilot area nella quale mettere in pratica le azioni contenute all'interno del progetto Eta Beta e verificare i risultati delle sperimentazioni.
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- Il progetto della darsena, che è relativo ad un'area con 3.000 metri quadri di banchine, 3.000 metri quadri di area rimessaggio imbarcazioni e 3.840 metri quadri destinati ai capannoni per la micro cantieristica, è stato realizzato grazie ai finanziamenti comunitari relativi alle “aree industriali ed aree ecologicamente attrezzate”.
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- Ad introdurre i lavori, dopo il saluto dell'assessore regionale allo Sviluppo economico,. Renzo Guccinelli, alle ore 10.30 sarà il presidente dell'Autorità Portuale della Spezia, Lorenzo Forcieri. Seguiranno vari interventi da parte di rappresentanti di Liguria Ricerche: Cecilia Pettazzi, Riccardo Podestà (direttore), Gianfranco Tripodo (vicedirettore), Michele Solari e Sara Laguzzi. Il dibattito sarà coordinato da Federica Montaresi (Autorità Portuale della Spezia).
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- Partners del progetto sono Conser- Prato; Regione Emilia Romagna; Ambiente Italia Srl - istituto di ricerche; Istituto Andaluz de Tecnologia - Isla del la Cartuja; Liguria Ricerche; Regione Sardegna. Co-financers sono la Regione Liguria e la Regione Lombardia.
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- Il progetto Vento & Porti affronta invece lo studio del vento con tutte le implicazioni relative al miglioramento della sicurezza delle persone, dei mezzi e delle strutture in tutte le aree operative del porto, a terra e sullo specchio acqueo, talvolta esposte a venti molto forti che possono comportare situazioni di notevole rischio per l'integrità fisica di chi lavora, per la solidità delle strutture, la stabilità dei mezzi, delle merci stoccate e per le imbarcazioni in fase di attracco.
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- Il progetto Vento & Porti si propone di individuare sistemi avanzati di monitoraggio continuo e, soprattutto, di previsione del vento intercettato in ogni zona del porto nel medio e nel brevissimo termine. Al progetto partecipano le Autorità Portuali di Genova, La Spezia, Livorno e Savona, l'Università di Genova (Dipartimento di Ingegneria delle Costruzioni, dell'Ambiente e del Territorio), la Chambre de Commerce et d'Industrie de Bastia et de la Haute-Corse. Il progetto è finanziato tramite il programma comunitario “Marittimo - IT FR - Maritime, Programma di cooperazione transfrontaliera Italia/Francia 'Marittimo' 2007-2013”.
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- Dopo i saluti del presidente dell'Autorità Portuale spezzina Lorenzo Forcieri e del presidente della locale Camera di Commercio, Aldo Sammartano, illustreranno gli aspetti tecnici del progetto Giorgio Barletta, Lorenzo De Conca e Lorenzo Montani dell'Autorità Portuale. A seguire il professor Giovanni Solari (Università di Genova) parlerà de “Lo sviluppo tecnico-scientifico del progetto”. Dopo la pausa caffè interverrà l'assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaella Paita. Chiuderanno il seminario gli interventi degli operatori del porto che nel corso del dibattito esprimeranno il loro punto di vista.
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- «Con il progetto “Vento & Porti” - ha dichiarato Lorenzo Forcieri - l'Autorità Portuale metterà a disposizione uno strumento che, pur essendo diretto principalmente agli operatori portuali, sarà potenzialmente fruibile tramite web dall'intera comunità portuale e non solo. Ne potranno beneficiare ad esempio battellieri, miticoltori, pescatori, scuole di vela, ma anche associazioni sportive, pescatori dilettanti, velisti. Con il progetto “Eta Beta” ci proponiamo di eliminare tutti gli ostacoli che impediscono alle piccole e medie imprese di sfruttare appieno le potenzialità insite nelle tecnologie ambientali al fine di proteggere l'ambiente e contribuire al tempo stesso alla crescita economica e alla competitività incoraggiando l'eco-innovazione».
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