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Lufthansa Cargo, con il divieto dei voli notturni a Francoforte la Germania verrà tagliata fuori dalle rotte commerciali mondiali
La compagnia prevede un incremento dei costi per diversi milioni di euro
28 ottobre 2011
Domenica prossima entrerà in vigore il divieto di voli notturni sull'aeroporto di Francoforte come stabilito da una sentenza del Tribunale amministrativo dell'Assia che ha accolto un ricorso dei cittadini che abitano nell'area circostante lo scalo aeroportuale. Il pronunciamento del 10 ottobre scorso, che è l'ultimo di una serie di atti giudiziari sui voli notturni e sull'espansione dell'aeroporto tedesco, ha imposto il divieto assoluto di utilizzo delle piste tra le ore 23.00 e le 5.00.
Anche se si tratta di un divieto temporaneo, relativo al periodo invernale, che potrà essere eventualmente rimosso da un prossimo pronunciamento del Tribunale amministrativo federale di Lipsia, lo stop ai voli notturni ha indotto il vettore aereo Lufthansa Cargo a lanciare un allarme per un divieto - ha spiegato la compagnia aerea - che potrà avere immense conseguenze sul settore della logistica internazionale.
Sottolineando di essere stata costretta a organizzare un orario d'emergenza per i voli programmati a partire da domenica prossima, l'azienda aerea ha denunciato che il divieto avrà l'effetto di aumentare i costi per svariate decine di milioni di euro. «È stato necessario - ha precisato il presidente di Lufthansa Cargo, Karl Ulrich Garnadt - trasferire un certo numero di voli a slot diurni o nelle prime o ultime ore della giornata. Singoli collegamenti, ad esempio con la Cina - ha aggiunto - sono stati del tutto cancellati, mentre altri voli diretti in Cina si sarebbero dovuti fermare per diverse ore all'aeroporto di Colonia/Bonn dopo una partenza serale da Francoforte per volare di notte, come inizialmente previsto, in direzione dell'Estremo Oriente. Il divieto di volo notturno - ha evidenziato - ci ha costretti ad applicare un orario che in parte è economicamente ed ecologicamente assurdo. In futuro saremo costretti ad operare con decolli ed atterraggi inutili, cosa che comporterà più rumore, maggior consumo di carburante ed un aumento dei costi d'esercizio per diversi milioni».
«Un divieto totale dei voli notturni - ha sottolineato Garnadt - minaccia di tagliare la Germania dalle rotte commerciali mondiali. La chiusura per sei ore ogni notte del settimo maggior aeroporto del mondo, e quindi il conseguente sganciamento dai flussi internazionali delle merci, rappresenta un duro colpo per l'industria del trasporto aereo. Nessun altro mezzo di trasporto è soggetto a tali restrizioni operative».
Garnadt ha concluso auspicando che nella sua sentenza definitiva il Tribunale amministrativo di Lipsia consentirà l'effettuazione un necessario numero minimo di voli notturni: «sono fermamente convinto - ha detto - che il giudice di Lipsia raggiungerà un equilibrio adeguato tra le necessità economiche delle esportazioni della nazione tedesca e gli interessi dei residenti locali».
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