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I porti di Amburgo, Anversa e Rotterdam fanno lobby per convincere l'UE ad investire nei loro collegamenti con l'hinterland
Meier, Bruyninckx e Smits: i 21,7 miliardi di euro dovrebbe essere utilizzati per progetti del “core network” delle reti TEN-T
9 marzo 2012
I porti nordeuropei di Amburgo, Anversa e Rotterdam hanno espresso congiuntamente il loro sostegno alla politica UE che mira allo sviluppo del network intermodale europeo, ma in particolare dei corridoi ferroviari e fluviale che convergono sui tre porti. In un incontro con i parlamentari europei, avvenuto la scorsa settimana, gli amministratori delegati delle autorità portuali tedesca, Jens Meier, belga, Eddy Bruyninckx, e olandese, Hans Smits, hanno evidenziato la necessità che i fondi che la Commissione Europea renderà disponibili non dovranno essere distribuiti “politicamente” tra i 27 Stati membri dell'UE, ma dovranno essere investiti nelle aree dove sono concentrati i maggiori volumi di merci, cioè nei corridoi che collegano i porti con l'hinterland.
Meier, Bruyninckx e Smits hanno manifestato soddisfazione per l'aumento dei fondi a disposizione previsto dalla proposta “Connecting Europe Facility” della Commissione Europea, ma hanno sottolineato che il budget di 21,7 miliardi di euro dovrebbe essere esplicitamente utilizzato per progetti che fanno parte del “core network” delle reti transeuropee TEN-T che hanno una comprovata creazione di valore aggiunto per la comunità europea e rispetto ai quali dovrebbe essere valutata la distribuzione dei flussi di traffico delle merci.
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