- Corsica Sardinia Ferries ha definito un progetto di riforestazione in Brasile per compensare le emissioni di CO2 prodotte dalla flotta. L'obiettivo è anche di coinvolgere i passeggeri nell'acquisto di certificati verdi per questa iniziativa, che punta a combattere il riscaldamento globale.
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- La compagnia di navigazione ha fatto redigere un bilancio CO2 dalla società specializzata Pur Projet di Tristan Lecomte che ha proposto una modalità di trasporto più rispettosa dell'ambiente attraverso la compensazione della CO2, con il progetto di riforestazione in Brasile. Pur Projet, infatti, raccoglie intorno a sé imprese e strutture che intendono lottare contro il riscaldamento globale, attraverso progetti di riforestazione e conservazione della foresta tropicale.
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- Il bilancio ha evidenziato che nel 2010 le attività di trasporto di Corsica Sardinia Ferries hanno totalizzato 572.700 tonnellate di CO2, di cui il 94% sono legate al consumo di carburante, il 4% alla costruzione di 10 navi e il 2% ai fluidi refrigeranti.
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- Sono state analizzate anche le emissioni per tratta, da cui risulta che, ad esempio, per la tratta Livorno-Golfo Aranci tre passeggeri che viaggiano con un'auto producono 50 chilogrammi di CO2 e un passeggero a piedi produce 15 chilogrammi di CO2, mentre un passeggero in volo da Pisa a Olbia produce 57 chilogrammi di CO2.
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- Con il progetto Corsica Sardinia Ferries si impegna nella riduzione dell'impatto ambientale, con la definizione di obiettivi per la diminuzione del consumo di carburante sulle principali tratte, nella compensazione della CO2 prodotta, piantando alberi in sistemi di agro foresteria durevoli e di conservazione di piccoli appezzamenti di foresta tropicale primaria, e nella comunicazione continua e diversificata a bordo delle navi, per sensibilizzare i passeggeri, l'equipaggio e i partner al rispetto dell'ambiente.
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- Il progetto, denominato “Foresta Corsica Ferries”, prevede anche la partecipazione dei passeggeri della compagnia. In particolare Corsica Sardinia Ferries propone ai passeggeri di compensare la CO2 prodotta acquistando un certificato CO2 collegato al loro tragitto, mentre dal canto suo la compagnia si impegna a fare piantare degli alberi all'interno di una zona ben delimitata dell'Amazzonia, nello Stato di Acre dove è presente la comunità indios di Kuntanawa, un popolo a rischio estinzione. La riforestazione riguarderà sia alberi autoctoni che da frutto, compresi negli appezzamenti agricoli; in questo modo oltre alla biodiversità si sosterrà anche la comunità culturale. La compagnia ha sottolineato che si tratta di un progetto credibile e tracciabile: sebbene a rischio, lo stato di Acre è ancora poco deforestato e sono stati già piantati 5.000 alberi e Corsica Sardinia Ferries intende piantarne altri 10.000.
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- Il certificato CO2 avrà un costo di 0,20 euro per un passeggero a piedi o in bici, di 1,00 euro per un passeggero in auto, di 1,28 euro/passeggero per due passeggeri in auto, di 0,92 euro/passeggero per tre passeggeri in auto e di 0,75/passeggero per quattro passeggeri in auto. Sul sito della compagnia saranno date indicazioni precise in modo che ogni proprietario di certificato possa visitare il proprio appezzamento su Google Earth.
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- «Questa iniziativa - ha spiegato l'amministratore delegato di Corsica Sardinia Ferries in Italia, Euan Lonmon - si aggiunge alle azioni già messe in atto dalla compagnia, che da anni si fa promotrice di campagne a difesa dell'ambiente: dalla costante formazione degli equipaggi e del personale di terra, alla riduzione dei consumi di carburante, dal rifiuto dei sacchetti di plastica, all'utilizzo di carta riciclata, solo per fare qualche esempio». «Svolgiamo anche - ha aggiunto - attività di sensibilizzazione ambientale rivolte ai passeggeri, poiché crediamo che essi siano innanzitutto cittadini preoccupati dell'avvenire di questo pianeta e siamo convinti che non mancherà il loro coinvolgimento in questo progetto, che è su base assolutamente volontaria».
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- «Nel settore marittimo - ha concluso Lonmon - non vi sono ancora obblighi di compensazione dell'anidride carbonica prodotta, ma la tutela ambientale è un'esigenza a cui tutti dobbiamo cercare di rispondere. Per questo abbiamo deciso di dar vita a questo progetto di riforestazione: semplice, concreto e tracciabile».
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