- Ieri i ministri dei Trasporti dell'Unione Europea hanno approvato le nuove linee guida per lo sviluppo delle reti di trasporto trans-europee TEN-T definite dalla Commissione Europea nella proposta al Consiglio e al Parlamento UE del 24 ottobre scorso, che prevede l'individuazione di un “core network” e di un “comprehensive network” e uno stanziamento per il periodo 2012-2020 di 31,7 miliardi di euro ( del 19 ottobre 2011).
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- «Questo - ha commentato il vicepresidente della Commissione Europea, Siim Kallas, responsabile dei trasporti - è un passo avanti molto importante. I trasporti sono la linfa vitale dell'economia europea e se non fluiscono senza ostacoli la nostra economia si indebolirà e non riuscirà a crescere».
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- I ministri dei Trasporti dell'UE hanno confermato l'obiettivo di realizzare la rete centrale delle TEN-T entro il 2030 sulla base di 10 principali corridoi di trasporto, mentre per il completamento della rete globale la data rimane fissata al 2050.
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- In particolare, il core network prevede la connessione di 86 principali porti europei tramite arterie stradali e ferroviarie, di 37 primari aeroporti con i maggiori centri urbani, il potenziamento all'alta velocità di 15.000 chilometri di rete ferroviaria e la realizzazione di 35 dei principali progetti transfrontalieri con l'obiettivo di ridurre i colli di bottiglia della rete.
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- Ieri il Consiglio dei ministri dei Trasporti ha apportato lievi modifiche alla mappa del nuovo comprehensive network e del nuovo core network delle TEN-T, includendo cambiamenti alla rete sul territorio polacco, con l'inserimento del terminal intermodale di Bialystok nella rete globale, in Romania, con l'inclusione di arterie stradali e ferroviaria sia nel comprehensive che nel core network, e in Italia, con l'immissione del terminal intermodale di Milano nel core network.
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- Più significative invece le modifiche sul tema dei finanziamenti rispetto alla proposta iniziale presentata della Commissione Europea. Il Consiglio dei ministri dell'UE, accogliendo le preoccupazioni degli Stati membri in particolare per quanto riguarda le conseguenze finanziarie della proposta e la salvaguardia del diritto degli Stati di decidere sui progetti da realizzare sul loro territorio, ha approvato una versione del testo che consente agli Stati membri di non attuare alcuni progetti se le risorse finanziarie necessarie non saranno disponibili o se i progetti non saranno sufficientemente maturi. Inoltre una clausola emendata stabilisce che la Commissione dovrà tenere conto della situazione economica e di bilancio nell'Unione Europea e dei singoli Stati membri al momento di valutare i progressi compiuti nell'attuazione delle linee guida entro la fine del 2023.
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- La nuova proposta, che dovrà sostituire le attuali linee guida sulle TEN-T adottate nel 1996, emendate nel 2004 e aggiornate nel 2010 al fine di coprire il territorio dei dieci Stati che hanno aderito all'UE nel 2004, dovrà essere approvata dal Parlamento europeo in prima lettura, con votazione attesa all'inizio del 2013. Secondo le previsioni della Commissione UE, .
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