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Gallanti: il porto di Livorno ha bisogno di un terminal per le crociere
«Persino Rotterdam - ha sottolineato - si sta dotando di un terminal per accogliere le navi da crociera. Noi, che abbiamo dietro la Toscana, non possiamo perdere altro tempo»
12 giugno 2012
Il porto di Livorno ha bisogno di un terminal per le crociere. Lo ha sottolineato oggi il presidente dell'Autorità Portuale dello scalo labronico, Giuliano Gallanti, partecipando nella sede dell'ente a Palazzo Rosciano al seminario internazionale sul tema “La risorsa delle crociere per Livorno e la Toscana. Dal porto alla città e dal porto al territorio” organizzato nell'ambito del progetto europeo “Seatoland”.
Gallanti ha spiegato che nel 2011, su un totale 497 navi da crociera che hanno fatto scalo a Livorno solo 161, appena un quinto, hanno attraccato al porto passeggeri vero e proprio, mentre le restanti 336 sono approdate all'Alto Fondale (158), al Molo Italia (122) e alla Darsena Toscana (57). Sono i numeri di un porto, che con gli attuali spazi a disposizione - ha sottolineato - «non ce la fa ad offrire accoglienza e servizi in aree appositamente dedicate», ecco perché - ha aggiunto - è essenziale che lo scalo labronico «abbia un terminal crociere all'altezza e un piano regolatore che razionalizzi l'utilizzo delle aree disponibili, per farlo crescere in efficienza». Ciò - ha specificato Gallanti - per raccogliere i frutti di un comparto, quello crocieristico, che nella città dei Quattro Mori ha fatto registrare negli ultimi anni aumenti percentuali notevoli. Occorre - ha osservato - che «la comunità portuale cominci a ragionare in una prospettiva di integrazione. Il porto e la città devono saper raccogliere, insieme, le occasioni di sviluppo delle crociere, che vanno per la maggiore».
«Persino Rotterdam - ha proseguito il presidente dell'Autorità Portuale di Livorno - si sta dotando di un terminal per accogliere le navi da crociera. Noi, che abbiamo dietro la Toscana, non possiamo perdere altro tempo. Dobbiamo capitalizzare al massimo le potenzialità offerte dalla presenza, alle nostre spalle, di alcune tra le più belle città d'arte italiane, conosciute nel mondo tanto quanto lo è Roma. Ovviamente, al contempo, dovranno essere salvaguardati i traffici commerciali, che con il nuovo Piano Regolatore troveranno tutti una adeguata collocazione».
Gallanti si è soffermato anche sulla questione delle Fortezze: «a Livorno - ha precisato - abbiamo due complessi architettonici di alto pregio storico, l'obiettivo è quello di valorizzarli. Per questo abbiamo deciso, di concerto con il Comune, di invitare il prossimo mese alcuni architetti di indiscussa fama perché ci dicano qualcosa in più sui vantaggi che deriverebbero dall'utilizzo delle due pregiate manifatture. Dopo di che potremo anche pensare di organizzare un concorso di idee per la realizzazione di un progetto che tenga assieme città e porto nell'ottica di una politica dell'accoglienza».
A tal proposito il presidente della Camera di Commercio di Livorno, Roberto Nardi, pur sottolineando le difficoltà procedurali che finora hanno reso assai incidentato un percorso amministrativo di valorizzazione delle due Fortezze, si è detto disposto a dare un contributo, anche economico, al progetto: «siamo disponibili - ha confermato - a fornire idee e risorse per un percorso evidente e chiaro che permetta ai turisti di conoscere il quartiere della Venezia e il complesso delle fortificazioni». «Gli operatori commerciali - ha aggiunto Nardi - guardano con diffidenza al settore delle crociere, ma sanno bene che il traffico crocieristico, in continua crescita, potrebbe garantire nuovi sviluppi e nuovi riassetti imprenditoriali. Penso alla Porto 2000 e alla privatizzazione. Certo, ci sono soluzioni alternative e, soprattutto, modelli diversi di privatizzazione, ma a prescindere da tutto ciò, quello che conta è che Livorno abbia un terminal crociere come si deve»
Sull'ipotesi di realizzare un nuovo terminal crocieristico si è soffermato Giovanni Spadoni, responsabile tecnico e commerciale della Porto di Livorno 2000, la società dell'Autorità Portuale che gestisce il porto passeggeri costituito dal terminal crociere alla Calata Punto Franco e dal terminal traghetti alla Stazione Marittima. Spadoni ha presentato un progetto completo che prevede la trasformazione dell'attuale magazzino Taf Sud, ubicato all'Alto Fondale, in un'area dedicata all'accoglienza dei passeggeri: «il terminal - ha spiegato - è progettato per ospitare navi da crociera con imbarco previsto sino a 4.000 passeggeri; il fabbricato avrà un'area coperta di 4.500 metri quadri. Negli 11.000 metri quadri adiacenti sono previste le aree di parcheggio per i bus ed un parcheggio coperto a due piani per i veicoli dei passeggeri (circa 400 posti auto)».
Al convegno hanno partecipato anche il direttore operativo di MSC Crociere, Luigi Pastena, il presidente della Porto 2000, Roberto Piccini, Gianfranco Chetoni del Comune di Livorno e il presidente della Confcommercio, Giannantonio Cesari.
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