- In Messico è stata rilanciata l'ipotesi di privatizzare le Administraciones Portuarias Integrales (API), le 30 autorità portuali che gestiscono 60 porti e 17 terminal portuali, di cui 16 sono agenzie federali, sei statali, quattro municipali, tre governate dal Fondo Nacional de Fomento al Turismo (Fonatur) ed una sola è privata, cioè la Administración Portuaria Integral Acapulco (API Acapulco), una joint venture tra il gruppo messicano TMM e la SSA México del gruppo americano Carrix.
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- Tale proposta è stata rilanciata nel corso della diciottesima assemblea annuale dell'associazione messicana degli agenti marittimi (AMANAC), tenutasi nei giorni scorsi a Mérida, nello Yucatán, dall'ex direttore generale dei Porti e della Marina mercantile del ministero delle Comunicazioni e dei Trasporti, Ángel González Rul, che ha sottolineato come tale privatizzazione sia necessaria al fine di promuovere la partecipazione dell'iniziativa privata nella realizzazione e gestione dei servizi portuali e per raggiungere un'autonomia finanziaria e gestionale di questi enti necessaria per pianificare gli investimenti e rafforzare i loro legami con lo sviluppo dei porti e delle regioni che li ospitano. Dello stesso avviso Javier Altamirano, presidente dell'Asociación Nacional del Transporte Privado (ANTP), l'associazione degli utenti del trasporto merci, secondo cui è giunto il momento di trasferire la guida dei porti al settore privato.
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