- Oggi alla Villa Marigola di Lerici (La Spezia) i riflettori erano puntati sul porto spezzino e sulla sua capacità di fare sistema insieme con la città grazie anche alla capacità di porre a fattor comune una macchina burocratica più efficiente della media nazionale e un mercato del lavoro non contrappositivo rispetto all'impresa, a cui si aggiungono una sintonia fra enti pubblici e una capacità di dialogo fra questi e i privati.
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- Nel corso dell'incontro, organizzato dall'Autorità Portuale della Spezia, sono stati evidenziati i 200 milioni di investimenti programmati in porto dal solo gruppo Contship Italia (inforMARE del 4 luglio 2012), in aggiunta ai 200 milioni già spesi negli ultimi anni, l'entrata in servizio del porto turistico di Mirabello, l'unico nel Mediterraneo in grado di ospitare contemporaneamente 100 mega yacht, l'acquisto del cantiere Baglietto (brand storico della nautica italiana) da parte di un gruppo Gavio che ha già investito 30 milioni di euro e si propone di investirne altri 20 nella creazione dello stabilimento per la produzione di mega yacht più avanzato d'Europa, gruppo Gavio che al servizio del porto della Spezia ha investito in dieci anni 500 milioni di euro nell'Autocamionale della Cisa e si prepara ad appaltare il primo lotto del collegamento fra la Cisa e Verona-Brennero. Infine Fincantieri, che in un momento generale di incertezza ha comunque potenziato il suo investimento nell'attività di produzione di mega yacht alla Spezia e candida il suo stabilimento a diventare il centro più importante di manutenzione e riparazione per navi militari e grandi imbarcazioni da diporto.
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- Ricordando le tappe di crescita del porto, vero e proprio faro per la città anche nel periodo di distruzione del suo vecchio identikit di città della Marina Militare e dell'industria della difesa, il presidente dell'Autorità Portuale, Lorenzo Forcieri, ha sottolineato come oggi più che mai sia necessario porre a fattor comune le forze imprenditoriali che si sono radicate nel porto e nella città per generare un vero e proprio sistema non solo in grado di crescere a La Spezia, ma anche di consentire alle aziende che operano su territorio di generare nuove attività sui mercati internazionali.
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- Nel corso del convegno sono emerse anche le criticità del momento storico del Paese e della sua economia, nella quale stanno soffrendo in particolare quelle piccole e medie imprese che rappresentano la colonna portante e il 95% del suo tessuto. Da Vittorio Malacalza (Asg Superconductors) e da Enzo Papi (Termomeccanica) sono arrivati richiami precisi a garantire a queste imprese minime condizioni di sopravvivenza, ricordando come il sistema Italia si sia privato di un'Iri che, pur fra i suoi sprechi, segnava la strada maestra di sviluppo ed era referente anche per innovazione e tecnologia delle Pmi. Iri che è stata sostituita in Italia da municipalizzate prive di qualsiasi contenuto tecnologico e di qualsiasi capacità di esportare modelli su mercati esteri.
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- Alla tavola rotonda, moderata da Bruno Dardani e presieduta da Lorenzo Forcieri, hanno partecipato anche Cecilia Battistello (Contship Group), Alberto Maestrini (Fincantieri), Paolo Pierantoni (Salt-Gavio Group), Alessandro Menozzi (ITN Spa). Sono intervenuti inoltre il sindaco della Spezia, Massimo Federici, il presidente di Carispezia, Andrea Corradino, e il presidente di Confindustria Spezia, Giorgio Bucchioni. Nel corso del convegno, aperto dai saluti del sindaco di Lerici, Marco Caluri, e del commissario straordinario della Provincia della Spezia, Marino Fiasella, Gabriele Volpi ha portato la sua testimonianza sul rapporto fra business, territorio e sport.
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