- Ieri Il Comitato Portuale di Livorno ha approvato a larghissima maggioranza il nuovo Piano Operativo Triennale, con il solo voto contrario di Enzo Raugei, presidente del gruppo Compagnia Portuale Livorno (CPL), in rappresentanza delle imprese art. 16 e 18. «Con oggi - ha rilevato il presidente dell'Autorità Portuale di Livorno, Giuliano Gallanti - abbiamo fatto un passo in avanti sulla strada della coesione sociale. Il documento che è stato approvato è infatti il frutto di un lavoro di squadra che ha coinvolto tutti, ma proprio tutti i componenti del Comitato».
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- L'ente portuale ha precisato che nei giorni scorsi, il POT era stato modificato e integrato con molte delle osservazioni fatte pervenire dai rappresentanti della comunità portuale: «molte di esse - ha spiegato il segretario generale Massimo Provinciali - erano ragionevoli e costruttive e le abbiamo recepite».
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- Due - ha specificato l'authority portuale - sono le novità principali messe nero su bianco nell'ultima versione del Piano Operativo Triennale: la prima riguarda l'inserimento di una clausola di salvaguardia che consentirà alle navi della Compagnia Impresa Lavoratori Portuali (CILP) che dovessero eccezionalmente attraccare al lato sud del Molo Italia di essere operate dalla società terminalista Scotto & C. del gruppo Neri ad una tariffa che copra il puro costo. Allo stesso modo, anche le navi della Scotto che dovessero approdare necessariamente alla radice dell'Alto Fondale, potranno essere operate dalla CILP. «Su questa ipotesi, solo parzialmente condivisa dagli operatori coinvolti - ha ricordato l'Autorità Portuale - si è di fatto consumato lo strappo con la Compagnia Impresa Lavoratori Portuali rappresentata da Raugei. Quel che è certo, però - ha rilevato l'ente - è che la soluzione consentirà di risolvere tutti i casi eccezionali di congestione delle aree dedicate alla movimentazione della cellulosa e di altre merci». «È chiaro - ha osservato Provinciali - che si tratta di un compromesso transitorio, ma l'inversione dell'ordine di priorità degli accosti 46 e 47, e la possibilità di far accostare le crociere al lato sud del Molo Italia, avrebbe potuto creare una insufficienza di accosti per il traffico dei forestali». Dal 2013, pertanto, e sino alla completa delocalizzazione della concessione CILP al lato nord del Molo Italia (che deve essere dragato), le navi da crociera potranno contare sull'accosto prioritario agli ormeggi 46 e 47 dell'Alto Fondale e potranno anche utilizzare, in via eccezionale, il lato sud del Molo Italia. «Il settore crocieristico - ha sottolineato l'Autorità Portuale - potrà quindi contare su una rinnovata disponibilità di aree e banchine e sviluppare le proprie potenzialità, con ricadute economiche sulla città di Livorno nell'ordine di 11 milioni di euro annui».
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- A proposito di crociere, Gallanti ha tenuto a specificare che è ormai improcrastinabile la cessione di una frazione delle quote della Porto di Livorno 2000, la società che gestisce il terminal crociere del porto labronico e che è controllata al 72% dalla Port Authority e al 28% dalla Camera di Commercio. La partecipazione dell'Autorità Portuale - ha confermato - dovrà scendere ben al di sotto del 50%: «presenteremo - ha annunciato Gallanti - la delibera di autorizzazione alla vendita delle quote durante il prossimo Comitato Portuale. Abbiamo già definito un percorso chiaro: presto sceglieremo un advisor per effettuare una stima sul valore della società, dopo di che organizzeremo una gara internazionale cui, mi auguro, partecipino società private e pubbliche». Non è ancora stato stabilito quale sarà la quota complessiva che l'ente portuale metterà sul mercato: «valuteremo il da farsi - ha spiegato Gallanti - con il presidente della Camera di Commercio».
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