- Piombino è il porto migliore per accogliere il relitto della Costa Concordia, una volta che sarà tornato a galleggiare. Lo ha ribadito ieri il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel giorno del ricordo del naufragio della nave, avvenuto un anno fa all'Isola del Giglio ( del 16 gennaio 2012).
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- Ricordando che Costa Crociere ha affidato alla società londinese che ha selezionato i progetti per la rimozione della nave il compito di individuare lo scalo marittimo più adatto per accogliere il relitto e che una decisione sarà presa entro la fine di febbraio ( del 23 aprile 2012), Rossi ha spiegato che Piombino è la scelta migliore perché è il porto più vicino e da un punto di vista ambientale garantisce quindi più sicurezza. Lì la nave, trascinata - ha precisato - potrebbe arrivare in un giorno e mezzo. Inoltre - ha aggiunto - Piombino ha anche competenze e tradizione adeguate. E poi - ha sottolineato il presidente della Regione - se devono esserci ricadute economiche sarebbe bene che fossero in Toscana, che il disastro e il naufragio l'ha subito.
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- Rossi ha proseguito spiegando che la situazione è sotto controllo, ma - ha sottolineato - il danno c'è stato. Il presidente della Regione ha annunciato che la prossima settimana ci sarà una riunione per decidere come alzare intanto la linea di galleggiamento della nave, alleggerendola magari di alcune parti superficiali. L'ente regionale ha specificato che, secondo l'ultimo cronoprogramma, la nave potrebbe essere rimossa tra luglio e settembre.
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- Ieri all'Isola del Giglio era presente anche il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, per portare la solidarietà del governo ai familiari delle trentadue vittime del naufragio. Sabato, intanto, il Consiglio dei ministri ha deciso la proroga di un anno della gestione commissariale per il recupero della Costa Concordia, sposandola al 31 gennaio 2014. «È la prima volta al mondo - ha ricordato il ministro Clini - che si fa un intervento di questo genere, e ciò deve avvenire con la massima sicurezza anche per l'ambiente. Il ritardo è dovuto proprio a questo».
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