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Nel 2012 il traffico delle merci movimentato dal porto della Spezia è diminuito del 9,7%
I container sono stati 1.247.218 (-4,6%). Pesante contrazione delle rinfuse liquide. Rialzo delle rinfuse secche
12 febbraio 2013
Lo scorso anno il traffico delle merci movimentato dal porto della Spezia ha registrato un calo del 9,7% attestandosi a 15,4 milioni di tonnellate rispetto a 17,1 milioni di tonnellate nel 2011. Le merci allo sbarco sono ammontate a 6,7 milioni di tonnellate (-17,7%) e quelle all'imbarco a 8,7 milioni di tonnellate (-2,5%).
Nel segmento delle merci varie il traffico è stato complessivamente di 12,5 milioni di tonnellate (-9,4%), di cui 4,1 milioni di tonnellate allo sbarco (-24,3%) e 8,5 milioni di tonnellate all'imbarco (0%). I soli traffici containerizzati sono pari a 12,0 milioni di tonnellate (-10,8%) e le altre merci varie hanno totalizzato 503mila tonnellate (+41,3%).
Il traffico dei container conteggiato in contenitori da 20 piedi (teu) è stato pari a 1.247.218 teu (-4,6%). Riferendosi al volume containerizzato movimentato nel 2012 dallo scalo ligure, il presidente dell'Autorità Portuale della Spezia, Lorenzo Forcieri, ha sottolineato che si tratta di «un volume di traffico da considerarsi comunque di grande rilievo se commisurato alla pesante crisi economica che si è manifestata in Italia ed in Europa, interessando a più riprese i mercati mondiali di produzione e consumo e il trasporto marittimo in generale. Il porto della Spezia - ha aggiunto - riesce comunque con questo importante risultato a mantenere saldamente la posizione di secondo porto italiano di accesso diretto ai mercati del nord Italia e ciò avviene in uno scenario di sempre più elevata competizione con gli altri porti sia nel bacino del Mediterraneo che in Europa».
Nel 2012 i contenitori movimentati in importazione dal porto spezzino sono stati 638.072 teu (-4,8%) e quelli movimentati in esportazione 609.146 teu (-4,3%). Il trasbordo ha rappresentato il 7,3% del traffico complessivo portuale con 91mila movimenti.
L'Autorità Portuale ha reso noto che, per quanto riguarda i traffici containerizzati, «nei mercati esteri serviti nel 2012 dal porto della Spezia al primo posto risulta l'interscambio import-export con l'Asia al 46% delle movimentazioni complessive, seguito dal mercato America al 23%, quello con l'Africa 18%, quello con l'Europa al 8% e quello con l'Oceania 5%. Per quanto riguarda invece i mercati inland serviti dallo scalo spezzino troviamo conferma delle relazioni con le principali regioni di destinazione finale: Lombardia 28%, Emilia Romagna 26%, Toscana 15%, Veneto 12,6%, Liguria 8,6%, Piemonte 5,3%, altri 4,5%. Il porto della Spezia - ha rilevato l'ente - conferma quindi la sua naturale vocazione a servire i più importanti mercati italiani della pianura padana e del nord-centro Italia come partner di riferimento nella catena logistica del trasporto merci».
Nel 2012 il traffico containerizzato movimentato nel porto ligure dalla La Spezia Container Terminal (LSCT), la società terminalista del gruppo Contship Italia, è stato pari complessivamente a 990mila teu (1,1 milioni di teu nel 2011), quello movimentato dal Terminal del Golfo del gruppo Tarros a 138mila teu (125mila nel 2011) e quello totalizzato dal terminal Speter a circa 120mila teu (113mila nel 2011).
Lo scorso anno il traffico delle rinfuse liquide movimentato dal porto spezzino è ammontato a quasi 1,5 milioni di tonnellate, con una consistente diminuzione del 23,4% sull'anno precedente determinata dalla pesante flessione delle importazioni di gas liquido al terminal GNL Italia di Panigaglia. Il solo volume di gas è stato pari a 794mila tonnellate (-41%). Si tratta - ha precisato l'Autorità Portuale - di «risultati deludenti se paragonati alle movimentazioni che il terminal GNL ha svolto ad esempio nel 2006, quando furono sbarcate 2,2 milioni di tonnellate di gas liquido. Negli ultimi 10 anni, tali movimentazioni sono andate via via riducendosi fino alle modeste quantità attuali». Sono invece aumentati del 9,8% i prodotti raffinati, saliti del 9,7% a 446mila tonnellate, e le altre rinfuse liquide sono cresciute del 32,4% a circa 239mila tonnellate.
Nel 2012 il traffico delle rinfuse solide ha registrato un rialzo del 10,4% ad un totale di oltre 1,4 milioni di tonnellate, crescita che è stata determinata dall'aumento dei quantitativi di carbone sbarcato al terminal Enel per 1,2 milioni di tonnellate (+12,6%) e delle altre rinfuse solide con 172mila tonnellate (+18,3%). I minerali movimentati sono ammontati a 17mila tonnellate (-7,3%), mentre i cereali sbarcati si sono fermati a 36mila tonnellate (-41%).
Nel settore dei passeggeri, nel 2012 il traffico è stato di oltre 50mila unità rispetto a oltre 90mila nell'anno precedente. Il calo - ha spiegato l'ente portuale - è dovuto all'alternanza negli scali di compagnie come Disney Cruises. Il traffico dello scorso anno è suddiviso in 42.383 transiti alla Spezia presso la piattaforma LSCF con 29 scali nave, in 421 transiti a Lerici con cinque scali nave e 7.435 transiti a Porto Venere con 38 scali nave. Gli equipaggi al seguito hanno sfiorato le 25mila unità complessive.
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