- Venerdì scorso il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, con ordinanze sui ricorsi presentati dalla Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica (Confetra) e da altre organizzazioni e imprese del trasporto e della logistica per l'annullamento del provvedimento dell'Osservatorio sulle attività di autotrasporto relativo ai costi di esercizio delle imprese di autotrasporto per conto di terzi (costi minimi di esercizio che garantiscano il rispetto dei parametri di sicurezza) e di altri relativi provvedimenti e decreti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell'Osservatorio, ha disposto il rinvio pregiudiziale della questione alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea.
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- Nella motivazioni i magistrati del TAR precisano di dubitare che la disciplina introdotta «sia valutabile come congrua e proporzionata rispetto all'interesse pubblico tutelato della sicurezza stradale, così da potere trovare in detta finalità di rilievo pubblicistico adeguata e sufficiente giustificazione» nonché di dubitare «che sia compatibile con il diritto dell'Unione, e con gli stessi principi affermati dalla Corte di Giustizia nella menzionata sentenza, un sistema normativo che, in mancanza di una predeterminazione normativa di criteri diretti a disciplinare sia pure in via generale l'attività, nella sostanza, affida all'accordo tra gli operatori economici privati la determinazione delle tariffe minime o, in subordine, ad un organismo che, per la sua stessa costituzione, non presenta sufficienti condizioni di indipendenza rispetto alle valutazioni e alle scelte degli stessi operatori del settore».
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- Commentando il contenuto dell'ordinanza del Tribunale Amministrativo Regionale, Confetra ha rilevato che «le critiche formulate dal TAR sono tali e tante che, pur non essendoci un'efficacia immediata sulla normativa italiana, tutti i giudizi pendenti su questa controversa materia verranno presumibilmente sospesi in attesa delle pronunce delle supreme corti di Roma e di Bruxelles». «In questo contesto, secondo la Confetra, e per evitare che l'incertezza del diritto raggiunga livelli insopportabili in un settore nevralgico come quello della logistica delle merci - ha sottolineato la Confederazione - il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti farebbe bene ad ottemperare alla formale richiesta formulatagli un anno fa dall'Autorità Antitrust di disapplicare, per violazione dei principi della libera concorrenza, la disciplina dei costi minimi di sicurezza».
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