- La Regione Calabria ha presentato un bando, con risorse disponibili pari a 25 milioni di euro, destinato ad incentivare le imprese ad effettuare nuovi investimenti all'interno del Polo Logistico di Gioia Tauro. Il bando è finalizzato a sostenere la creazione e/o il potenziamento delle reti e dei cluster di imprese nell'area del Polo Logistico attraverso lo strumento del “contratto di investimento” che prevedere la realizzazione di “Piani di Sviluppo Interaziendale” proposti da gruppi di imprese che hanno relazioni di cooperazione. Possono presentare la richiesta di agevolazione per i contratti di investimento le grandi imprese e le piccole e medie imprese che intendono realizzare “Programmi Integrati di Investimenti” nell'ambito di proprie unità produttive ubicate nelle aree.
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- «Il porto di Gioia Tauro - ha dichiarato il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, presentando il bando - rappresenta un'infrastruttura strategica non solo per la Calabria, ma per il Paese. Ci troviamo in una situazione di svolta e dobbiamo essere in grado di fare i passi giusti. Dopo la sottoscrizione dell'Accordo di programma quadro per la logistica, nel 2010, oggi tracciamo altre linee di intervento per il territorio, con importanti risorse che si sommano ai 25 milioni di euro per l'attuale bando. Ci sono infatti i 25 milioni di euro previsti dal ministero per lo Sviluppo economico e altri cinque milioni di euro per il risparmio energetico. Complessivamente, il totale delle risorse destinate al Polo Logistico è di 55 milioni di euro».
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- «Questo bando - ha proseguito Scopelliti - si inserisce in un processo già avviato, si tratta di un investimento in un'area sulla quale registriamo segnali positivi di crescita, comunque difficili da mantenere per via di un mercato molto competitivo. C'è il massimo impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti, dai lavoratori, ai soggetti istituzionali coinvolti, l'Autorità Portuale, ai sindacati, alle imprese. Se Gioia Tauro sarà in grado di offrire una grande capacità nel settore della logistica, potrà assumere quel ruolo di competitività mondiale che certamente merita. Il bando, inoltre, nasceva originariamente per le piccole e medie imprese, poi è stato modificato per inserire anche le grandi imprese. Ribadiamo - ha sottolineato il presidente della Regione - la nostra ferma volontà di richiedere, anche al nuovo governo nazionale, l'inserimento nell'agenda dei lavori anche la priorità ZES (zona economica speciale) per Gioia Tauro».
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- «Siamo pronti - ha aggiunto la vicepresidente dell'ente regionale, Antonella Stasi - per il definitivo rilancio del porto di Gioia Tauro e dell'intera area. Quanto abbiamo prodotto finora, come impegno politico-amministrativo con l'Accordo di programma quadro sulla logistica rappresenta un passo importante per lo sviluppo del territorio. C'è ora anche la grande opportunità per il Ferrobonus e l'avvio del gateway ferroviario, sul quale resta in nostro massimo impegno affinché si possano concretizzare al più presto».
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- Intanto, rifacendosi alle dichiarazioni dell'amministratore unico di Anas Spa, Pietro Ciucci, che ha ribadito l'importanza della realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, il presidente della Regione Calabria ha rilevato che «nel ventunesimo secolo in Italia ancora non si riesce a comprendere l'importanza strategica delle infrastrutture, utili per lo sviluppo economico di tutto il Paese e non solo di una determinata zona. Così mentre il resto del mondo ci sorpassa costruendo in poco tempo e in aree altamente sismiche ponti ben più lunghi di quello sullo Stretto - ha evidenziato Scopelliti - da noi dopo trent'anni ancora si discute se realizzarlo o meno e intanto abbiamo perso sia in competitività sul mercato del lavoro che nella partita a chi riesce ad attirare più investitori stranieri sul proprio territorio. Fa bene Ciucci a ricordare che senza l'opera viene meno il corridoio Helsinky - La Valletta; a questa riflessione - ha precisato Scopelliti - io sottolineo con forza l'importanza dell'infrastruttura anche per realizzare l'alta velocità in un tracciato completo che va da Nord a Sud dell'Italia. Se vogliamo rilanciare davvero il nostro paese e il Mezzogiorno dopo questa violenta crisi economica che ha investito il mondo, dobbiamo mettere da parte ogni tipo di pregiudizio verso le grandi opere e pensare allo sviluppo per il bene della società».
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