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SBB Cargo Italia, la denuncia di Fit Cisl Lombardia non trova riscontro alcuno nella realtà dei fatti
L'impianto di Torino Orbassano - sottolinea l'azienda ferroviaria - non è mai stato chiuso e a Brescia l'impianto è regolarmente aperto
22 maggio 2013
SBB Cargo Italia ha espresso stupore per le dichiarazioni rilasciate ieri dal rappresentante lombardo del sindacato Fit Cisl circa la prosecuzione dell'attività negli impianti dell'azienda ferroviaria ad Orbassano e Brescia ( del 21 maggio 2013), affermazioni che - ha sottolineato la società - «non trovano riscontro alcuno nella realtà dei fatti».
«Contrariamente a quanto affermato dal segretario generale lombardo Francesco Ferrante - ha spiegato SBB Cargo Italia - l'impianto di Torino Orbassano non è mai stato chiuso e ad oggi impiega attivamente nove dipendenti. Per quanto riguarda le attività dell'impresa su Brescia poi, SBB Cargo Italia conferma che l'impianto è regolarmente aperto e, come indicato alle stesse organizzazioni sindacali (Fit Cisl compresa), ogni decisione in merito all'attuale assetto non potrà che essere rimandata a fine luglio, quando l'azienda avrà sufficienti informazioni concernenti i volumi di traffico che andrà effettivamente a produrre nel nord-est italiano a partire dal prossimo cambio orario ferroviario di dicembre 2013».
Inoltre SBB Cargo Italia ha precisato che, «diversamente da quanto paventato dal segretario Fit Cisl, non vi è stato né vi sarà, alcun passaggio di traffico dalla ferrovia al trasporto su gomma; semplicemente una parte del traffico ha cambiato destinazione finale rimanendo sul territorio lombardo ed in carico ad SBB Cargo Italia, mentre l'altra è stata acquisita da altre imprese ferroviarie italiane».
«Per quanto concerne la riduzione delle quote di mercato dell'ex monopolista - ha rilevato ancora l'azienda ferroviaria - è appena il caso di ricordare come, in un mercato libero, siano i clienti a scegliere i propri fornitori e non i fornitori a decidere quali clienti “sottrarre” a quali concorrenti».
SBB Cargo Italia ha concluso evidenziando che «tutte le decisioni prese al momento dell'apertura dell'impianto ubicato a Brescia, in particolare in relazione ai trasferimenti di personale menzionati nella nota sindacale, sono stati a suo tempo condivisi totalmente con tutte le rappresentanze (Cisl compresa). In continuità con quanto avvenuto in passato, quindi anche le decisioni relative alla sede di Brescia verranno discusse al tavolo di confronto sindacale».
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