La Commissione UE avvia una consultazione sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree

La Commissione Europea ha avviato una consultazione sulle nuove regole in materia di aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree. Oggetto della consultazione è il nuovo progetto di revisione della normativa comunitaria in materia che è stato pubblicato dalla Commissione e che tiene conto dei risultati della prima consultazione pubblica effettuata nel 2011.

Una delle principali disposizioni della nuova proposta della Commissione prevede che gli aiuti di Stato per gli investimenti nelle infrastrutture aeroportuali siano consentiti nel caso vi sia una reale necessità di trasporto e se il finanziamento pubblico è necessario per garantire l'accessibilità di una regione. La Commissione ha ricordato che le attuali linee guida lasciano aperta la questione dell'intensità dell'aiuto agli investimenti, mentre le nuove norme proposte definiscono le intensità massime di aiuti consentiti a seconda delle dimensioni dello scalo aeroportuale, al fine di garantire il giusto equilibrio tra investimenti pubblici e privati. La possibilità di concedere aiuti - ha precisato Bruxelles - sono più elevate per i piccoli aeroporti che per quelli di grandi dimensioni.

Per quanto riguarda gli aiuti al funzionamento degli aeroporti, che non sono consentiti in base alle attuali linee guida, le nuove disposizioni proposte prevedono di autorizzare tali aiuti per un periodo transitorio di 10 anni, a determinate condizioni, al fine di lasciare agli aeroporti il tempo necessario per adeguare il loro modello di business. La proposta prevede che l'aiuto al funzionamento diminuisca nel corso di questo periodo.

Sul fronte degli aiuti concessi alle compagnie aeree per avviare una nuova rotta aerea, la Commissione prevede di consentirli a condizione che siano limitati nel tempo.

Motivando queste proposte, il vicepresidente della Commissione Europea, Joaquín Almunia, responsabile della politica della concorrenza, ha spiegato che l'obiettivo «è quello di garantire che il denaro dei contribuenti venga speso saggiamente, dove è davvero necessario. I prossimi orientamenti sugli aiuti di Stato - ha rilevato - saranno un elemento chiave per garantire il successo e la competitività dell'industria aerea europea, preservando la concorrenza leale a prescindere dal “modello di business” dei diversi operatori, siano essi compagnie aeree nazionali o vettori low-cost, grandi aeroporti hub o aeroporti regionali».