- La presidente della Regione Friuli Venezia Giulia rilancia il progetto di una governance unica per i tre porti di Trieste, Monfalcone e Porto Nogaro. Incontrando oggi i rappresentanti sindacali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e le RSU dei lavoratori per fare il punto sulle criticità del porto di Monfalcone, Debora Serracchiani ha ricordato che «il Friuli Venezia Giulia è una regione piccola ma fortunata, anche perché dispone di ben tre porti, ma - ha sottolineato - bisogna indicare loro una prospettiva di governance unica».
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- Affrontando le criticità dello scalo monfalconese - gestione del porto, dragaggi, precarizzazione del lavoro, disdetta del contratto integrativo da parte della compagnia portuale - oggetto nei giorni scorsi di tre giornate di sciopero e protesta davanti alla sede del consiglio regionale, Debora Serracchiani ha rilevato che le soluzioni vanno individuate attraverso azioni immediate, a partire dai dragaggi, e con «interventi macro» che riguardano la governance dello scalo monfalconese ma, più in generale, dei tre porti regionali di Trieste, Monfalcone e Porto Nogaro.
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- Riguardo l'escavo del canale di accesso al porto di Monfalcone, giudicato «assolutamente necessario perché si rischia il blocco delle attività portuali», la presidente della Regione ha spiegato che «siamo in attesa della conclusione delle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale nazionale: stiamo verificando - ha assicurato - che tutto vada a buon termine il prima possibile, anche perché ci sono le risorse e perché la Regione è pronta ad intervenire». Inoltre Debora Serracchiani ha ricordato che, in vista dell'approdo in Parlamento del “decreto del Fare”, alcuni parlamentari hanno presentato un emendamento per riportare alla competenza ambientale della Regione i permessi sui dragaggi e sulla VIA.
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- Nel corso della riunione la presidente dell'ente regionale ha confermato la convocazione per martedì prossimo del Comitato consultivo del porto, sede in cui - ha detto - «confido che possano essere affrontati serenamente i temi del lavoro, della precarizzazione, degli ammortizzatori sociali, della sicurezza e della formazione».
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- Debora Serracchiani ha ribadito che, tuttavia, l'aspetto principale che determina il futuro dello scalo monfalconese è quello della governance: «abbiamo - ha spiegato - un porto regionale conquistato grazie ad una legge regionale, sul quale però le competenze della Regione sono non solo limitate, ma addirittura sovrapponibili alle competenze nazionali. Ogni volta che si deve prendere una decisione vengono chiamati al tavolo dieci diversi soggetti, a valenza nazionale e regionale. In questo modo una gestione efficace ed efficiente appare impossibile».
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