- Venerdì scorso il presidente del gruppo logistico Katoen Natie, Fernand Huts, ha visitato il porto di Savona - Vado Ligure dove il manager è giunto accompagnato dal direttore commerciale per l'Italia, Dirk Verwimp, e da Roberto Arghenini, amministratore delegato di Rivalta Logistica, società che lo scorso anno è entrata a far parte del gruppo logistico belga ( del 7 giugno e 11 ottobre 2012). Da meno di un anno, infatti, Katoen Natie è proprietario del 90% dell'Interporto di Rivalta Scrivia, situato alle porte di Tortona, approdo logistico dei porti di Savona, Spezia e Genova. La grande infrastruttura logistica a conduzione diretta, con 450.000 metri quadri di aree coperte, 250.000 metri cubi di magazzini refrigerati e 350.000 metri quadri di piazzali, è il punto di raccordo logistico prima della destinazione finale delle merci sbarcate nei tre porti liguri. In Italia, inoltre, il gruppo di Anversa è presente a Cremona, dove gestisce un centro logistico raccordato alla ferrovia e alle idrovie padane, e a Noceto di Gattatico.
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- Nel corso della visita a Savona i manager del gruppo belga hanno mostrato interesse nei progetti di sviluppo portuali e retroportuali a Vado Ligure, dove sono in corso i lavori di realizzazione della piattaforma multipurpose che entrerà in attività all'inizio del 2017 per ospitare le grandi navi portacontainer e che sarà gestita dalla società terminalista APM Terminals del gruppo armatoriale A.P. Møller-Mærsk.
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- «Abbiamo incontrato i tre manager di Katoen Natie - ha spiegato il presidente dell'Autorità Portuale di Savona, Gian Luigi Miazza - per presentare loro i nostri due bacini di Savona e Vado, per mostrare di persona l'avanzamento dei lavori della piattaforma di Vado e il sistema di connessioni interportuali progettate, dal sovrappasso di collegamento della nuova banchina con il retroporto alla viabilità autostradale e ferroviaria».
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- In occasione della visita sono anche stati presi i primi contatti con APM Terminals: Carlo Merli, amministratore delegato di APM Terminals Italia, e Fernand Huts hanno condiviso l'idea che un porto gateway deve prospettare a chi lo utilizza una catena logistica che risponda necessariamente ai requisiti di efficacia ed efficienza. «C'è spazio - ha commentato Merli - per un dialogo. Dovremo confrontarci presto in quanto un terminal portuale come quello di Vado e un parco logistico come Interporto di Rivalta Scrivia devono saper creare competitività e attrattività verso nuovi clienti e compagnie di navigazioni su questa area del Mediterraneo».
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