- Domenica prossima a Lerici (La Spezia) si terrà l'inaugurazione ufficiale dell'ottantesimo anniversario della conquista del Nastro Azzurro da parte del transatlantico Rex sotto la guida del comandante lericino Francesco Tarabotto che assieme all'equipaggio, composto da molti lericini, portò a termine l'impresa portando l'Italia sulla vetta dei mari.
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- L'anniversario sarà celebrato dal comune di Lerici, dall'Autorità Portuale della Spezia e dalla società Marittima di Mutuo Soccorso con numerose iniziative che proseguiranno per tutto il mese di agosto, con mostre, incontri, presentazioni di libri, balli anni trenta. Su tutto dominerà una sagoma di 85 metri per 35, ideata e progettata da Marco Condotti, che riprodurrà sulla scogliera di Calata Mazzini il Rex, gigante dei mari illuminato da decine di migliaia di luci: la struttura è composta da 10 chilometri di cavi e tiranti, cinque chilometri di cavi luminosi e 50.000 punti luce led; un progetto unico al mondo, realizzato per questa occasione dalla ditta Mariano Light di Lecce.
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- Allestito nei cantieri di Sestri Ponente, a Genova, nel 1932 il Rex è il transatlantico più grande mai costruito in quegli anni in Italia. L'anno successivo la vittoria per la più veloce traversata dell'Atlantico, dall'Europa all'America del Nord, in quattro giorni, 13 ore e 58 minuti, aggiudicandosi il trofeo e strappando il record al transatlantico tedesco Bremen.
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- «Ad ottant'anni da questa storica impresa che ci ha reso celebri nel mondo - ha dichiarato il sindaco di Lerici, Marco Caluri - abbiamo voluto ricordare con una serie di iniziative, la figura del comandante lericino Tarabotto e dell'equipaggio che ci ha portato sulla vetta dei mari». «Il Rex - ha concordato il commissario straordinario dell'Autorità Portuale spezzina, Lorenzo Forcieri - evoca un'Italia dei primati in tanti settori: dell'economia, della tecnologia oltre che, naturalmente, nel campo delle costruzioni navali e nel turismo in cui Spezia e la Liguria hanno sempre primeggiato. È a questa Italia delle eccellenze che dobbiamo tornare se vogliamo combattere la crisi, risalire la china e tornare a crescere».
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