- Le Autorità Portuali italiane reclamano maggiore potere nel disciplinamento dei servizi tecnico-nautici. In una nota oggi l'Associazione dei Porti Italiani (Assoporti), spiega che, «tenuto conto che il testo dell'accordo interassociativo sottoscritto nel 2007 tra le rappresentanze di cui all'articolo14,comma 1-bis della legge 28.1.1994, n.84 (che definisce le competenze dell'Autorità Marittima rispetto ai servizi tecnico-nautici di pilotaggio, rimorchio, ormeggio e battellaggio, ndr) costituisce un passo avanti nel senso del riconoscimento del ruolo dell'Autorità Portuale con riguardo alla regolamentazione dei servizi tecnico-nautici, prende favorevolmente atto del recepimento di quell'accordo nel testo dei disegno di legge di riforma della legislazione portuale attualmente all'esame del Senato della Repubblica». «Peraltro - prosegue la nota dell'associazione delle Autorità Portuali italiane - ravvisa opportuno individuare, sempre di intesa con le altre parti di quell'accordo, un ruolo ancor più forte dell'Autorità Portuale per ciò che concerne la determinazione dell'organizzazione dei servizi in parola e delle relative variazioni tariffarie in ciascun porto, nell'ambito di criteri e meccanismi validi per tutta la portualità nazionale e nel rispetto dei principi dell'ordinamento comunitario».
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