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Apprezzamento di piloti, società di rimorchio, armatori e agenti per la posizione di Assoporti sui servizi tecnico-nautici
Condivise anche le proposte di eliminare il tetto all'autonomia finanziaria delle AP e di un fondo presso la Cassa Depositi e Prestiti
19 novembre 2013
Le associazioni che rappresentano gli operatori che forniscono servizi tecnico-nautici nei porti italiani nonché le associazioni degli armatori italiani e la federazione degli agenti marittimi italiani hanno manifestano il proprio apprezzamento per la recente presa di posizione dell'Associazione dei Porti Italiani (Assoporti) secondo cui alle Autorità Portuali deve essere concesso un potere maggiore nel disciplinamento dei servizi tecnico-nautici ( del 13 novembre 2013).
Oggi in una nota l'Associazione Nazionale Gruppi Ormeggiatori e Barcaioli Porti Italiani (Angopi), l'Associazione Italiana Armatori di Rimorchiatori (Assorimorchiatori), la Confederazione Armatori Italiani (Confitarma), la Federazione Italiana Armamento di Linea (Fedarlinea), la Federazione Italiana dei Piloti dei Porti (Fedepiloti), la Federazione Nazionale Agenti Raccomandatari Marittimi e Mediatori Marittimi (Federagenti) e la Federazione Italiana Armatori di Rimorchiatori (Federimorchiatori) hanno evidenziato che dalla lettura del comunicato xdi Assoporti «emerge la condivisione del contenuto dell'accordo interassociativo dell'aprile del 2007, trasfuso nei progetti di legge in materia di riforma portuale attualmente in discussione al Senato. Sono, pertanto - hanno rilevato le associazioni - da ritenersi fugate le perplessità emerse nel passato circa un mutato atteggiamento dell'Associazione dei Porti Italiani nei confronti del citato accordo, che avevano erroneamente indotto più di qualcuno a ritenerlo superato».
«Si tratta, invece - hanno sottolineato le associazioni - di un'intesa ancora attuale, la cui possibile evoluzione potrà essere individuata fra i firmatari nell'ambito, opportunamente già evidenziato dall'Assoporti, dei criteri e meccanismi tariffari validi per la portualità nazionale e nel rigoroso rispetto dei principi di fonte comunitaria di parità di trattamento e di non discriminazione fra gli utenti».
Secondo Angopi, Assorimorchiatori, Confitarma, Fedarlinea, Fedepiloti, Federagenti e Federimorchiatori, «la posizione assunta da Assoporti contribuisce a consolidare in modo significativo il fronte di coloro che, come le scriventi associazioni, auspicano una rapida approvazione dei disegni di legge in materia di riforma portuale in discussione al Senato. L'emanando provvedimento - hanno spiegato - sarà utile a rafforzare il ruolo di coordinamento delle Autorità Portuali, oggi quanto mai necessario, non solo nel porto ma anche nella logistica, in coerenza ai compiti a queste ultime attribuiti».
Le associazioni hanno concluso esprimendo anche condivisione circa «quanto proposto dal presidente di Assoporti nella recente assemblea ( del 29 ottobre 2013, ndr), con particolare riferimento all'eliminazione del tetto all'autonomia finanziaria e all'ipotesi di costituire un fondo presso la Cassa Depositi e Prestiti, soluzione tecnica efficace a garantire un ulteriore incremento di gettito a favore delle Autorità Portuali per il miglioramento delle infrastrutture portuali indispensabili per competere a livello internazionale e a permettere l'utilizzo di tutti gli strumenti finanziari presenti sul mercato».
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