- Ieri a Firenze è stato sottoscritto l'accordo per il potenziamento dei collegamenti tra il porto di Livorno (Darsena Toscana) e l'Interporto Toscano Amerigo Vespucci, che prevede la realizzazione dello scavalco della linea ferroviaria Tirrenica, un'opera che permetterà di superare le difficoltà di collegamento tra porto, interporto e nodo ferroviario di Pisa migliorando l'accessibilità e la funzionalità delle due infrastrutture. L'intesa è stata firmata dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e dai rappresentanti della Provincia di Livorno, dei Comuni di Livorno e Collesalvetti, dell'Autorità Portuale di Livorno e dell'Interporto Vespucci.
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- Con l'accordo l'ente regionale si impegna inoltre a stanziare un contributo regionale di 250.000 euro per predisporre la gara per l'affidamento della progettazione preliminare e definitiva. Le linee guida per la progettazione e per l'assetto complessivo del sistema ferroviario porto-interporto (in collegamento con le linee Pisa-Collesalvetti-Vada e la Firenze-Pisa-Livorno) saranno, invece, predisposte dall'Autorità Portuale di Livorno.
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- Il collegamento tra il porto e l'interporto sarà attuato tramite una tratta ferroviaria di scambio diretto tra le due infrastrutture. Sarà realizzato un breve raccordo, lungo circa 1.200 metri, che si allaccerà ai raccordi ferroviari esistenti grazie al recupero di un ponte ferro-tramviario in disuso che già scavalca la linea ferroviaria Tirrenica. Il vecchio scavalco ferroviario verrà rafforzato e migliorato con un investimento di 14 milioni cui la Regione contribuirà per il 50%.
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- Si tratta - ha sottolineato il presidente della Regione, Enrico Rossi - di «un accordo operativo che trasforma una parte dell'interporto Amerigo Vespucci in un immenso retroporto che non ha eguali in tutto il Tirreno del nord. E questo significa ampliare le disponibilità e potenzialità del porto di Livorno e dei suoi insediamenti portuali, assicurandogli un ruolo primario e segnando una grossa svolta».
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- Rossi ha assicurato che «i tempi saranno rapidi»: «la gara - ha specificato - sarà effettuata l'anno prossimo e entro il 2014 partiranno i lavori per un obiettivo importante e condiviso, in cui tutti dobbiamo fare la nostra parte per accelerarne il raggiungimento, superando pastoie burocratiche e diatribe locali». «Sono convinto - ha aggiunto - che il porto di Livorno potrà “fumarsi” tutti gli altri porti del Tirreno del nord. Le condizioni perché ciò avvenga sono che sia escavato e che abbia una maggiore competitività anche sui costi, in modo da evitare le lunghe soste delle navi in rada, belle a vedersi da Calafuria ma poco convenienti. Le navi devono entrare e uscire a ritmo continuo. E con la disponibilità del retroporto tutte le operazioni saranno facilitate».
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- «La vocazione del porto di Livorno - ha concluso il presidente della Regione Toscana - è diversa da quella di Piombino. Ma una Regione seria deve sostenere e investire su entrambi, sia su Livorno che può competere con tutti i porti importanti del Mediterraneo, sia su Piombino con la sua vocazione industriale e il suo innesto con la siderurgia. Ed è quello che stiamo facendo».
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