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Per il 2014 Cemar prevede un calo del -9,9% del traffico crocieristico nei porti italiani
L'Autorità Portuale di Napoli alla Seatrade di Miami
10 marzo 2014
'anno, secondo l'agenzia marittima genovese Cemar Agency Network, il traffico crocieristico nei porti italiani subirà una contrazione del -9,9% scendendo a 10.285.000 passeggeri rispetto a 11.415.644 movimentati nel 2013. Una flessione più accentuata rispetto a quella del -7% prevista dalla società di consulenza Risposte Turismo ( del 5 marzo 2014).
Partecipando alla Seatrade Cruise Shipping, la principale manifestazione mondiale dedicata agli operatori delle crociere che si è aperta stamani a Miami, il presidente di Cemar Agency Network, Sergio Senesi, ha specificato che le previsioni per il 2014 indicano 5.946.000 crocieristi in transito e 4.339.000 allo sbarco o all'imbarco nei porti italiani. In calo anche le toccate nave previste quest'anno (-11,5% dalle 5.113 del 2013 alle 4.525 del 2014) e il numero di armatori presenti in Italia (54 nel 2014 contro i 56 del 2013). Per Cemar Agency Network, al termine del 2014 saranno transitate nelle acque italiane 143 diverse navi da crociera contro le 151 del 2013 (-5,3%), mentre i porti italiani coinvolti nell'attività crocieristica saliranno da 63 nel 2013 a 70 nel 2014.
«Nel corso del 2014 - ha spiegato Senesi - assisteremo purtroppo a una drastica diminuzione di passeggeri movimentati in Italia, in controtendenza con la crescita a livello mondiale dovuta alla consegna di nuove grandi unità. Le motivazioni di questa contrazione del mercato croceristico nel nostro Paese sono molteplici, a partire dall'ormai famoso Decreto Salva Coste che già nel 2013 ha creato difficoltà alle navi che danno fondo in rada. A questo si aggiungono l'aggravarsi della situazione di Venezia, che quest'anno causerà la perdita di oltre un milione di passeggeri nel Mar Adriatico e che, se non risolta, produrrà un'ulteriore crollo di presenze nel 2015, e le numerose difficoltà burocratiche, che scoraggiano gli armatori». Inoltre Senesi ha denunciato che l'Italia è «l'unico Paese UE a non aver semplificato le procedure d'accosto: ancora oggi - ha sottolineato - in molti porti italiani sono obbligatori i controlli di frontiera anche per le navi provenienti da Paesi dell'area Schengen. Senza contare che per le pratiche doganali utilizziamo un Regio Decreto vecchio di quasi 100 anni».
I dati previsionali per il 2014 elaborati da Cemar confermano nuovamente Civitavecchia primo porto italiano con oltre 2.120.000 passeggeri movimentati, seguito da Venezia (1.790.000), Savona (1.050.000), Napoli (930.000), Genova (820.000), Livorno (590.000) e Bari (520.000). Nel 2014 solo tre porti (Civitavecchia, Venezia e Savona) supereranno il milione di passeggeri contro i cinque del 2013, mentre altri quattro porti si assesteranno tra 500.000 e 1.000.000 passeggeri (Napoli, Genova, Livorno e Bari). Seguono sei porti tra i 100.000 e i 500.000 passeggeri (La Spezia, Palermo, Messina, Salerno, Olbia e Trapani) e poi ancora tre porti tra i 50.000 e i 100.000 (Catania, Sorrento e Cagliari) e 14 porti tra i 10.000 e i 50.000 passeggeri. Chiudono la classifica i 40 porti minori italiani, che non raggiungono i 10.000 passeggeri movimentati.
«Segnaliamo in particolare - ha precisato Senesi - il porto di Livorno, che per il secondo anno consecutivo registrerà un decremento pari al 20%, assestandosi sui 590.000 passeggeri. Il porto di La Spezia, grazie alle nuove banchine, supererà invece i 480.000 passeggeri. Decisamente in calo anche il numero dei passeggeri nei porti di Civitavecchia, Genova e Napoli».
A proposito di Napoli, quest'anno l'Autorità Portuale dello scalo partenopeo partecipa alla Seatrade con un proprio stand all'interno del Padiglione Italia insieme con il Comune di Napoli, la Regione Campania, la società Terminal Napoli e gli operatori del settore. «Ritengo fondamentale - ha commentato il commissario straordinario dell'ente portuale di Napoli, Felicio Angrisano - aver ripreso una fattiva collaborazioni con gli enti locali e che questo si sia già concretizzato con la partecipazione a Miami. Una vetrina internazionale di primo piano e che potrà solo accrescere l'attenzione verso una città e una regione di grande richiamo dal punto di vista turistico. Ciò favorirà anche il porto che ha nel traffico croceristico uno dei suoi punti di forza». Il porto di Napoli ha chiuso l'anno 2013 con 1.175.033 croceristi. Le previsioni per il 2014 dell'Autorità Portuale indicano una generale tenuta del traffico e l'obiettivo della missione di lavoro a Miami è anche quello di provare a far crescere il numero degli approdi già fissati per quest'anno (440 scali).
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