- L'Autorità Portuale di Livorno ha reso noto di aver diramato oggi, congiuntamente con la Capitaneria di Porto, un'ordinanza che programma gli accosti delle 230 navi da crociera che quest'anno faranno scalo nel porto labronico. In particolare, 140 navi avranno la riserva prioritaria di ormeggio sugli accosti 46 e 47 dell'Alto Fondale, alla cui radice (accosti 43,44,45) approderanno nel corso dell'anno altre sette navi. Altre 34 unità, nei giorni di calendario elencati nella ordinanza, potranno approdare al 42/S del Molo Italia, mentre l'accosto 75 ospiterà 24 navi. Anche la calata Lucca, alla sponda ovest della Darsena Toscana, sarà parzialmente usata per le crociere: ne arriveranno complessivamente 25 (15 al 15/C e 10 al 15/A). Infine, la Calata Massa (accosto 14A), ospiterà quest'anno 14 unità.
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- Prima di due ore dall'orario di ormeggio e fino a due ore oltre l'orario di disormeggio della nave i concessionari interessati dall'ordinanza dovranno lasciare le aree corrispondenti delle banchine libere da merci, macchine e attrezzature. La Porto di Livorno 2000 avrà invece l'obbligo di adottare tutti i necessari provvedimenti tecnici e organizzativi per garantire la sicurezza dei passeggeri, dei lavoratori e dei veicoli autorizzati dalla società all'accesso alle banchine portuali utilizzate.
- «Quello di oggi - ha dichiarato il presidente dell'authority portuale, Giuliano Gallanti - è un risultato importante del quale bisogna ringraziare il lavoro di squadra messo in campo dalla Capitaneria di Porto e dall'Autorità Portuale. Con questa ordinanza possiamo finalmente garantire alle grandi compagnie armatrici una certezza di accosto per tutto il 2014».
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- «Siamo molto soddisfatti», ha commentato il comandante della Capitaneria del Porto di Livorno, Arturo Faraone. «Come Autorità Marittima - ha aggiunto - intendiamo continuare nella sinergica collaborazione e nella condivisa governance con l'Autorità Portuale. Abbiamo in comune, ciascuna autorità nelle rispettive competenze, la ferma volontà di contribuire allo sviluppo della portualità labronica».
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