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L'84,5% degli azionisti della CSAV ha approvato il progetto di fusione con Hapag-Lloyd
Entro il 20 aprile gli azionisti che hanno espresso voto contrario o che non hanno partecipato alla votazione potranno esercitare il diritto di apprisal
24 marzo 2014
Venerdì scorso l'84,5% degli azionisti della società armatoriale cilena Compañía Sudamericana de Vapores (CSAV), sul 92,6% del capitale azionario totale rappresentato dagli azionisti che hanno partecipato all'assemblea tenutasi a Valparaiso, ha approvato il progetto di fusione delle attività della compagnia nel segmento del trasporto marittimo containerizzato con quelle della compagnia tedesca Hapag-Lloyd, in base al quale la compagnia sudamericana acquisirebbe il 30% della nuova Hapag-Lloyd ( del 5 dicembre 2013 e 23 gennaio 2014).
«Ancora una volta - ha commentato l'amministratore delegato della CSAV, Oscar Hasbún - i nostri investitori hanno dimostrato il loro sostegno al progetto che stiamo realizzando e la loro fiducia nell'attività che stiamo portando avanti. Ciò è dimostrato dalla bassa percentuale, inferiore all'1%, che ha votato contro la transazione». Entro il prossimo 20 aprile, data in cui la decisione dell'assemblea diventerà definitiva, gli azionisti che hanno espresso voto contrario o che non hanno partecipato alla votazione potranno decidere, esercitando il diritto di apprisal, di cedere alla società le proprie quote e se tale decisione verrà assunta da azionisti che assieme rappresentano oltre il 5% del capitale azionario totale il progetto di fusione rischierà essere accantonato. «Ci aspettiamo - ha detto Hasbún - che il 20 aprile saremo in grado di confermare che l'appraisal right su almeno il 5% delle azioni non è stato esercitato e che le trattative con Hapag-Lloyd possono andare avanti».
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