- Sabato a Trieste, alla presenza del sottosegretario al ministero dell'Ambiente, Barbara Degani, è stata inaugurata la Sottostazione Elettrica del Porto Franco Vecchio, il cui restauro è stato realizzato dall'Autorità Portuale a completamento del Polo Museale del porto di Trieste. La Sottostazione Elettrica di riconversione è rimasta in funzione fino al 1989 e ancora parzialmente in uso fino al 2006; comunemente detta Stazione trasformatori, costruita nel 1913 per la trasformazione dell'energia elettrica per i diversi siti del Punto Franco, resta insieme con le attrezzature interne, a testimonianza di un periodo storico importante del porto giuliano.
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- «Siamo impegnati - ha dichiarato la presidente dell'ente portuale, Marina Monassi - nella conservazione e nel restauro di questo comprensorio prezioso per la città e che ha attirato l'interesse di studiosi provenienti da diverse parti d'Europa. Con il recupero dei magazzini n.1 e n.26, della Centrale Idrodinamica ( del 18 giugno 2012, ndr) e ora della Sottostazione Elettrica abbiamo raggiunto traguardi insperati fino a pochi anni or sono. E se da un lato siamo impegnati ad offrire alla città un Polo Museale del Porto accessibile alla popolazione in manufatti dell'antico scalo rivitalizzati, dall'altra siamo in una importante fase per il riuso dell'intero comprensorio. Un comprensorio che immaginiamo utilizzato nel rispetto dell'ambiente, con tecnologie innovative, strutture ecocompatibili, in linea con il Porto Nuovo commerciale impegnato a tutti i livelli nel percorso per l'ottenimento della certificazione ambientale europea Emas. Un percorso - ha concluso Marina Monassi - che è parte di una pianificazione strategica volta ad arrivare a uno scalo commerciale rispettoso dell'ambiente, a un “riuso green” del Porto Vecchio in un ideale collegamento con quella Riserva Naturale Marina di Miramare già considerata autentica perla dell'ecosistema marino dell'Alto Adriatico».
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- «L'iter amministrativo di riqualificazione dell'intero comprensorio del Porto Vecchio - ha commentato il sottosegretario Barbara Degani - giungerà a compimento con la conclusione del procedimento in corso per l'assentimento delle relative concessioni demaniali che, assieme all'implementazione delle proposte produttive e portuali, si prefigge quale obiettivo una qualificata valorizzazione del porto e della città di Trieste all'interno di un quadro economico, occupazionale e ambientale concretamente sostenibile. L'iter seguito dall'authority per il rilascio della certificazione ambientale europea Emas, l'adesione dell'Autorità Portuale alla richiesta di collaborazione per l'attivazione, la promozione e lo sviluppo della Riserva della Biosfera MAB UNESCO dell'Area Marina Protetta di Miramare e della Costiera Triestina proposta dal WWF, che includerà l'area terrestre del Punto Franco Vecchio e gli antistanti specchi acquei, per una superficie complessiva di oltre 2.000 ettari, sono la perfetta strategia per arrivare a una portualità complessiva sempre più green e rispettosa dell'ambiente che la circonda».
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