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Siglato l'accordo per il nuovo polo universitario e marittimo della Spezia
Verrà realizzato un centro di eccellenza per la ricerca e l'innovazione, un campus per la formazione universitaria e post universitaria, dedicato al navale, alla nautica, alla marineria
7 aprile 2014
Oggi alla Spezia è stato sottoscritto un protocollo d'intesa relativo alla cessione del comprensorio dell'ex Ospedale Militare al Comune di La Spezia per la realizzazione del nuovo Campus Universitario nonché del Distretto ligure delle tecnologie marittime. Il documento è stato firmato da Roberta Pinotti, ministro della Difesa, da Angela D'Onghia, sottosegretario di Stato per l'Istruzione, l'università e la ricerca, dal sindaco della Spezia, Massimo Federici, nonché dalla Regione Liguria e dall'Università degli Studi di Genova.
«Quello firmato oggi - ha sottolineato il sindaco Federici - è un accordo che permetterà di realizzare un sogno. Il vecchio ospedale militare con i nuovi laboratori dentro l'Arsenale diventerà sede di un progetto ambizioso. È un progetto che sa di mare, di tecnologia, di Spezia, di futuro: in quegli spazi sorgerà un centro di eccellenza per la ricerca e l'innovazione, un campus per la formazione universitaria e post universitaria, dedicato al navale, alla nautica, alla marineria. Sarà un polo di valenza nazionale e internazionale, di alto valore aggiunto per la nostra città, prezioso per darle più forza e farle ritrovare un più marcato carattere. La Regione Liguria - ha ricordato il primo cittadino della Spezia - ha messo ben 9,5 milioni di euro di fondi FAS per le ristrutturazioni delle sedi dell'Università, del Distretto Tecnologico e dei laboratori. Il ministero della Difesa e la Marina Militare hanno concesso gli immobili. L'Università di Genova e il MIUR hanno dato il loro indispensabile sostegno. Va dunque doverosamente espressa la massima gratitudine per quanto abbiamo ottenuto. Ma anche la città nelle sue più diverse espressioni, e lo dico non senza una punta di orgoglio, ha saputo mettere a disposizione molto, sia in termini economici con l'impegno dei soci di Promostudi sia in termini progettuali. Ci siamo mossi con l'idea di poter fare qualcosa di utile per il Paese e non solamente per il nostro territorio. Un Paese che deve tornare a credere alla propria funzione marittima nel Mediterraneo e in Europa».
«Abbiamo nello stesso tempo - ha concluso Federici - promosso un modello di buon uso delle risorse e del patrimonio sottoutilizzato dello Stato. Speriamo faccia scuola. Speriamo che si continui ad ascoltare di più i territori, quelli che fanno proposte serie e utili. Si potranno così aprire tante altre possibilità che qui come altrove abbiamo di far buone cose per la crescita economica, sociale e culturale delle nostre comunità».
Soddisfazione per la firma del protocollo è stata espressa anche dall'Autorità Portuale della Spezia: «si tratta - ha rilevato l'authority in una nota - di un passo importante verso la costituzione di un vero e proprio sito di eccellenza culturale e professionale frutto della forte condivisione e collaborazione tra gli enti. Si è rivelata quindi giusta e strategica la scelta compiuta lo scorso anno dall'Autorità Portuale di entrare nella compagine sociale dell'Associazione Promostudi, aiutandola così a superare il momento di difficoltà che stava attraversando. L'Autorità Portuale ritiene fondamentale che l'attività futura del Polo Marittimo punti a sviluppare l'eccellenza, in particolare nel settore dell'economia del mare, di cui il porto, la cantieristica e la nautica costituiscono una parte di grande rilevanza».
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