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Nel 2012 il valore aggiunto diretto prodotto dai sei porti belgi è diminuito del -0,5%
Quello prodotto dal solo cluster marittimo è aumentato del +8,2%
26 giugno 2014
Il valore aggiunto diretto prodotto dai sei porti belgi è iniziato a calare nel 2011 e la contrazione è proseguita nel 2012 ma in misura più più lieve (-0,5%). Lo evidenzia l'ultimo rapporto annuale sull'importanza economica dei porti marittimi delle Fiandre (Anversa, Gand, Ostenda e Zeebrugge), del complesso portuale di Liegi e del porto di Bruxelles che è stato presentato ieri dalla Banca Nazionale del Belgio (NBB) e che indica in 16,40 miliardi di euro il valore aggiunto diretto realizzato nel 2012 dai sei porti rispetto a 16,48 miliardi di euro nell'anno precedente.
Nel periodo tra 2007, quando tale valore aggiunto diretto era ammontato a 16,86 miliardi di euro, e il 2012 la diminuzione media annua del valore aggiunto diretto risulta pari anch'essa al -0,5%.
Il rapporto sottolinea che il valore aggiunto diretto prodotto dal solo cluster marittimo è aumentato invece del +8,2% grazie principalmente all'attività di movimentazione delle merci e alle attività di costruzione e di dragaggio nei porti, mentre quello realizzato dal cluster non-marittimo è diminuito del -3,2%, con cali registrati sia nel settore del commercio sia dell'industria, con le maggiori riduzioni concentrate nei comparti industriali dell'energia e della chimica.
Lo studio precisa che i risultati dei vari porti sono tuttavia piuttosto differenti: nel 2012 i valori aggiunti diretti prodotti dai porti di Anversa e Ostenda sono cresciuti rispettivamente del +3,3% e del +3,1%; inoltre il valore prodotto dal porto di Bruxelles è rimasto stabile (+0,1%), mentre quello prodotto dal porto di Zeebrugge è calato del -1,5% e ancora più accentuata è stata la flessione del valore aggiunto dei porti di Gand (-4,8%) e Liegi (-16,1%).
Complessivamente il valore aggiunto indiretto prodotto nel 2012 dai sei porti è cresciuto del +0,4% a 13,47 miliardi di euro. Quindi il valore aggiunto totale, diretto più indiretto, è calato globalmente del -0,1% a 29,87 miliardi di euro.
Nel 2012 la quota del valore aggiunto diretto dei porti nazionali sul prodotto interno lordo del Belgio è diminuita di -0,1 punti percentuali attestandosi al 4,4%, mentre il valore aggiunto totale dei porti è sceso di -0,2 punti percentuali al 7,9% del Pil nazionale.
Sul fronte dell'occupazione, invece, il rapporto rivela che, dopo due anni consecutivi di calo registrato globalmente nei sei porti belgi, nel 2012 la tendenza si è invertita e l'occupazione diretta è cresciuta del +1,6% anche se tale incremento è dovuto esclusivamente al cluster non-marittimo dato che l'occupazione nel cluster marittimo è risultata stagnante.
L'occupazione complessiva è aumentata in cinque porti, con lo scalo di Ostenda che ha registrato l'incremento più rilevante con il +7,8% seguito dal porto di Bruxelles con un +3,8% e quindi da Gand (+1,9%), Anversa (+1,5%) e Zeebrugge (+0,8%), mentre il complesso portuale di Liegi è l'unico porto ad aver registrato una contrazione dell'occupazione (-2,1%).
Nel 2012 la quota dei porti sull'occupazione diretta complessiva nazionale del Belgio è rimasta stabile al 2,9%. Tenendo conto anche dell'occupazione indiretta tale quota si è confermata pari al 6,4%.
Infine nel 2012 gli investimenti diretti nei porti belgi hanno registrato un calo (-3,0%) per il quarto anno consecutivo scendendo a 3,30 miliardi di euro rispetto a 3,40 miliardi di euro nell'anno precedente. Il rapporto della NBB precisa che entrambi i cluster, marittimo e non-marittimo, hanno accusato un calo, ma nel corso del 2012 quello industriale ha registrato un fermata della flessione degli investimenti ed anche un lieve aumento.
Sul fronte del traffico delle merci, dopo la contrazione nel 2011, nel 2012 tutti i porti fiamminghi hanno totalizzato una riduzione del traffico, che è ammontato ad un totale di 257,2 milioni di tonnellate (-3,0%), con cali che vanno dal -1,6% del porto di Anversa, che ha movimentato 184,1 milioni di tonnellate rispetto a 187,2 milioni nell'anno precedente, al -16,8% del porto di Ostenda. Inoltre il complesso portuale di Liegi ha perso il -15,3 del suo traffico, che è sceso a 16,5 milioni di tonnellate, e nel porto di Bruxelles il calo è stato del -5,1% essendo state movimentate 4,6 milioni di tonnellate di merci.
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