- Venerdì scorso il governo spagnolo ha stabilito con decreto legge che la durata massima delle concessioni portuali venga estesa da 35 anni a 50 anni. Tale proroga del termine potrà essere concessa su richiesta del concessionario e previa una relazione favorevole da parte dell'agenzia governativa Puertos del Estado. L'esecutivo di Madrid ha spiegato che tale misura, oltre ad uniformare i costi delle concessioni portuali in Spagna con quelli del resto dell'Unione Europea, stimoleranno l'iniziativa privata e si prevede genereranno ulteriori investimenti compresi tra 150 e 200 milioni di euro all'anno, aumenteranno la competitività dei porti e ridurranno i costi logistici.
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- Per le nuove concessioni portuali, il cui termine non potrà superare i 50 anni - ha spiegato il governo - sarà necessario tenere conto di diversi criteri, tra cui il volume degli investimenti effettuati dal concessionario, l'adeguatezza della pianificazione e della gestione dei porti e l'incremento di attività generato nel porto. Il termine di scadenza delle concessioni portuali accordate prima dell'entrata in vigore del nuovo decreto potrà essere esteso fino a 50 anni, su richiesta del concessionario e con la relazione favorevole di Puertos del Estado, nel caso in cui il concessionario si impegni a realizzare nuovi investimenti, contribuisca al finanziamento delle infrastrutture di collegamento terrestre oppure riduca di almeno il 20% le tariffe massime previste nel titolo di concessione.
- Inoltre il decreto legge stabilisce l'istituzione del Fondo finanziario per l'accessibilità terrestre dei porti, strumento che sarà utilizzato per finanziare la costruzione di infrastrutture stradali e ferroviarie al fine di garantire un'adeguata accessibilità ai porti. Il Fondo si baserà sui contributi di Puertos del Estado e delle Autorità Portuali (ricordiamo che la comunità portuale di Barcellona si è decisamente opposta a che i fondi generati dal porto catalano vengano utilizzati per finanziare altri porti, del 24 giugno e 4 luglio 2014) e il funzionamento di questo nuovo strumento sarà oggetto di un successivo regolamento.
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