- Oggi è nato Venice Alive, un gruppo di iniziativa, divulgazione e proposta sui temi dello sviluppo e della salvaguardia di Venezia che, quale prima iniziativa, ha promosso una petizione rivolta al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, affinché si allontanino le grandi navi da crociera da San Marco.
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- Venice Alive ha spiegato che l'intenzione è di riportare ai termini reali il problema dell'allontanamento delle grandi navi da crociera da San Marco, a cui la riunione interministeriale dell'8 agosto scorso (Comitatone) ha risposto con un insieme di azioni, tra cui l'avvio delle procedure per la realizzazione di una via d'acqua alternativa per giungere al terminal di Marittima tramite il Canale Contorta S. Angelo, descrivendo la questione in tutta la sua complessità.
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- I membri del nuovo gruppo di iniziativa hanno sottolineato che «via le navi da San Marco» è «un impegno, una necessità, un obbligo etico. Venezia - hanno rilevato - va tutelata, tanto nei suoi aspetti paesaggistici, quanto in quelli ambientali, naturalistici ed economici. Il passaggio delle grandi navi davanti a San Marco e attraverso il Canale della Giudecca non è più tollerabile: è fondamentale fare presto e agire senza alcuna demagogia percorrendo la strada già tracciata, ovvero avviare le procedure per la realizzazione di una via d'acqua alternativa per giungere al terminal di Marittima».
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- Evidenziando che Venezia non è un porto crocieristico qualsiasi, ma l'home port (il porto capolinea) delle crociere di tutto il Mediterraneo orientale, un ruolo che mantiene grazie all'efficienza del terminal passeggeri alla Marittima, figlia della sua ubicazione e della sua eccellenza in termini di accessibilità (nautica, di passeggeri e di forniture), oltre che dei suoi encomiabili sistemi operativi e di sicurezza, VeniceAlive ha specificato che la Stazione Marittima è, oggi, il solo luogo che possa garantire tutto questo e che il Canale Contorta Sant'Angelo, che passerà nei prossimi mesi per il più severo iter di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), è la soluzione più efficiente, efficace e rapida per salvare Venezia e i suoi capolavori, la sua laguna, i suoi lavoratori, preservando il DNA della città che è nata e vive sul mare, grazie al mare.
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- I membri di Venice Alive e promotori della petizione sono: Ugo Bergamo (ex Sindaco di Venezia), Paolo Costa (ex Sindaco di Venezia), Nereo Laroni (ex Sindaco di Venezia), Mario Rigo (ex Sindaco di Venezia), Agostino Cappelli (Università IUAV di Venezia), Cristiano Chiarot (sovrintendente Teatro la Fenice di Venezia), Davide Croff (ex presidente Fondazione Biennale di Venezia), Caterina Frisone (Università IUAV di Venezia), Mara Manente (CISET - International Centre of Studies on the Tourism Economy), Giampietro Ravagnan (Università Ca' Foscari di Venezia), Luigino Rossi (presidente Comitato Italiano per la Salvaguardia di Venezia e presidente Accademia di Belle Arti di Venezia) e Jerome Francois Zieseniss (presidente Comitè Francais pour la Sauvegarde de Venise).
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- Intanto, sul fronte delle merci, da ieri l'Agenzia delle Dogane ha autorizzato l'avvio sperimentale della procedura di sdoganamento delle merci in mare per i porti di Venezia e Trieste. «Da settembre - ha confermato Claudia Marcolin segretario generale Autorità Portuale di Venezia - sono iniziate le procedure per la sperimentazione dello sdoganamento della merce a mare (preclearing) anche per il porto di Venezia, un risparmio concreto di tempo che si attesta attorno alle 36 ore. Si tratta - ha sottolineato - di un'importante risultato ottenuto grazie all'innovazione tecnologica e alla collaborazione con l'Agenzia delle Dogane, Capitaneria Porto, Autorità Portuale e fortemente voluto gli operatori e che permette al nostro porto di essere più competitivo. Riteniamo fondamentale il lavoro portato avanti dall'Agenzia delle Dogane al fine di ottenere una sempre maggior riduzione dei tempi di stazionamento della merce nello scalo veneziano. Il fatto poi che entro il 2014 l'Autorità Portuale lancerà il bando di gara per l'informatizzazione dei varchi portuali ci permetterà di rimanere competitivi e di essere preparati alla ripresa in corso dei traffici commerciali (+1,6%) ed industriali (28,4%) segnata nel periodo gennaio-luglio 2014».
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