- Se da sempre le assemblee pubbliche annuali dell'Associazione Agenti Raccomandatari Mediatori Marittimi - Agenti Aerei - Genova (Assagenti) sono state un momento atteso per fare il punto sullo stato del settore del trasporto marittimo e della portualità locale e nazionale, da due o tre anni l'appuntamento ha un tenore differente. È cambiata la strategia di comunicazione, ha confermato oggi Gian Enzo Duci, che presiede l'associazione dall'aprile 2012, introducendo l'assemblea di quest'anno a Palazzo della Meridiana.
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- Se lo scorso anno l'assemblea degli agenti marittimi genovesi, svoltasi per la prima volta assieme a quella degli spedizionieri del capoluogo ligure, era stata caratterizzata dall'intento di proporre delle iniziative per accrescere la competitività dello scalo portuale cittadino, quest'anno è stata all'insegna della celebrazione. Nel 2015 ricorrono infatti settant'anni dall'atto di costituzione di Assagenti, periodo storico che è stato ripercorso nella sua fase più recente attraverso le testimonianze di alcuni dei past president dell'associazione: Mariano Maresca, Enrico Scerni, Marcello Cignolini, Luigi Negri, Giulio Schenone, Filippo Gallo, Giovanni Cerruti e dallo stesso Duci che ha ricordato i momenti salienti di ciascuna presidenza, inclusa quella di Antonio Cosulich che non è potuto intervenire all'incontro.
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- Duci ha sollecitato i suoi predecessori a scavare nella memoria, scoprendo che i ricordi sono appena sotto la superficie. Accorgendosi - osserva chi scrive, a difesa dell'operato dei giornalisti - che le reminiscenze dei testimoni di una stessa recente vicenda sono discordanti. Appurando inoltre - ma è la scoperta dell'acqua calda - che il mondo marittimo-portuale, più che da norme e leggi, è regolato da vicende volute o casuali e da persone al posto sbagliato nel momento sbagliato o al posto giusto nel momento giusto.
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- A tal proposito, l'unica annotazione di cronaca che è possibile fare sull'assemblea di Assagenti di quest'anno è l'esortazione rivolta da Duci e dall'associazione a Luigi Merlo a ritirare le dimissioni da presidente dell'Autorità Portuale di Genova che ha presentato in concomitanza della candidatura della moglie Raffaella Paita alla presidenza della Regione Liguria, elezioni che sono però state vinte da Giovanni Toti.
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- Sibillina la risposta di Merlo, ma forse volta a far intendere che non è possibile una revoca delle dimissioni quanto piuttosto la valutazione di un altro possibile incarico definito probabilmente nel quadro della riforma della legislazione in materia portuale. Merlo, che a fine mese lascerà la presidenza dell'ente portuale genovese, ha reso noto che ieri ha parlato della questione con il presidente della Regione e con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporto, Graziano Delrio.
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