- Nel primo semestre del 2015 l'operatore svizzero del trasporto combinato Hupac ha movimentato volumi di carico pari a 335mila spedizioni stradali nel trasporto combinato non accompagnato, con una diminuzione del -1,3% rispetto alla prima metà dello scorso anno. Il traffico transalpino è stato pari a 215mila spedizioni (-4,7%), di cui 193mila spedizioni attraverso la Svizzera (-2,7%), 21mila attraverso l'Austria (-20,1%) e 2mila attraverso la Francia (+3,8%), mentre il traffico non transalpino è ammontato a 120mila spedizioni (+5,4%).
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- Hupac ha evidenziato che nel corso dei primi sei mesi di quest'anno scioperi, lavori di costruzione, incidenti e guasti tecnici hanno pesato sulla qualità operativa nella rete ferroviaria. L'azienda ha specificato che l'andamento negativo è stato determinato in particolare da numerose giornate di sciopero in Germania, Francia, Belgio e Italia, nonché da interruzioni del traffico dovute a cantieri e incidenti.
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- Inoltre Hupac ha spiegato che, se nel segmento del traffico transalpino attraverso la Svizzera è stato perduto il 2,7% del volume di traffico rispetto alla prima metà dell'anno scorso, nel trasporto attraverso l'Austria è stato necessario sospendere un collegamento e questo ha determinato una flessione del traffico del -20,1%. In merito alla crescita del +5,4% nel trasporto non transalpino, la società elvetica ha sottolineato che con ciò è stata rafforzata la posizione dell'azienda sui mercati emergenti nell'est, sud-est e sud-ovest dell'Europa ed ha precisato che anche i trasporti intraeuropei, come il nuovo collegamento tra Colonia e Malmö hanno contribuito al risultato positivo.
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- Per la parte restante del 2015 Hupac prevede che la domanda di trasporto continuerà ad essere moderata, con il permanere di fattori d'incertezza tra cui calo del prezzo del diesel che favorisce il trasporto merci su strada e con il perdurante rafforzamento del franco svizzero rispetto all'euro, fattore che gioca a sfavore degli operatori svizzeri nel traffico merci su rotaia.
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- Hupac ha rilevato che a destare preoccupazione è anche l'insufficiente qualità operativa nella rete ferroviaria, che nell'anno in corso ha toccato un livello minimo a causa di diversi fattori. «Se il sistema ferroviario non inverte la tendenza - ha avvertito il direttore dell'azienda svizzera, Bernhard Kunz - ci si sgancia dal mercato. Sebbene Hupac riesca, almeno in parte, a compensare i ritardi con misure organizzative - ha aggiunto - l'obiettivo di puntualità della logistica del 95% richiede misure strutturali quali la parità di trattamento del trasporto merci rispetto al trasporto passeggeri e l'introduzione di un regime di rimborsi in grado di esercitare un tangibile effetto di incentivazione. Se i treni viaggiano puntuali, aumenta la produttività delle risorse impiegate come personale, locomotive, carri ferroviari e terminal. Treni puntuali - ha concluso Kunz - sono la base per clienti soddisfatti. E risparmiano denaro con conseguenti benefici per l'intero sistema ferroviario».
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