- Oggi a Trieste, presso la Torre del Lloyd, è avvenuta la sottoscrizione tra l'Autorità Portuale di Trieste e la SIOT (Società Italiana per l'Oleodotto Transalpino) del contratto per la concessione demaniale marittima cinquantennale del Terminale Marino che l'azienda del Gruppo TAL gestisce dal 1967 presso il Punto Franco Olii Minerali del porto di Trieste.
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- Ricordando che da mezzo secolo il Gruppo TAL gestisce il Terminal Marino e l'Oleodotto Transalpino attraverso il quale rifornisce di energia i paesi dell'Europa centrale, tanto che i sistemi economici dell'Austria, Germania e Repubblica Ceca sono strettamente dipendenti dalle prestazioni del gruppo senza le quali non potrebbero essere assicurati il rifornimento dei carburanti per l'industria e la popolazione, il commissario straordinario dell'Autorità Portuale di Trieste, Zeno D'Agostino, ha sottolineato che quella odierna costituisce la firma della «concessione più importante della portualità italiana. SIOT - ha evidenziato - è il motore del nostro scalo, non solo perché rappresenta il 75% del volume dei traffici totali, ma anche per le rilevanti ricadute economiche che genera sul nostro territorio. Con questa concessione, la società potrà continuare a operare e investire a Trieste nel lungo periodo. È un vanto per la città e la Regione - ha proseguito D'Agostino - che quest'infrastruttura rappresenti il principale sistema di trasporto di energia attraverso l'Europa. Basti pensare che l'approvvigionamento energetico di un hub aeroportuale come quello di Monaco di Baviera avviene attraverso l'Oleodotto Transalpino, partendo da Trieste».
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- «Il rilascio della concessione - ha concordato la presidente del Gruppo TAL, Ulrike Andres - è un importante obiettivo raggiunto: in particolare - ha spiegato - la lunga durata della concessione ci consente di consolidare i traffici, mantenere sempre alto il livello di sicurezza e l'efficienza degli impianti, implementando le tecnologie più avanzate, oltre che attuare il nostro piano di sviluppo, che prevede investimenti per 20 milioni di euro l'anno. La sinergia con l'Autorità Portuale di Trieste e con la Regione Friuli Venezia Giulia è fondamentale sia per lo sviluppo della nostra attività sia per l'economia del territorio».
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- La presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha rimarcato che «da tempo la Regione è impegnata a consolidare e a incrementare i traffici del porto di Trieste. La firma di questa concessione cinquantennale con la SIOT - ha aggiunto - ci consente di mantenere qui a Trieste la presenza del più importante terminalista italiano, rendendo possibile la programmazione di nuovi investimenti. Per la Regione SIOT rappresenta un'impresa di primaria importanza, per il volume di traffici che sviluppa, per i rapporti con Austria, Germania e Repubblica Ceca, per l'occupazione e l'indotto che garantisce, per le tasse che lascia in Friuli Venezia Giulia».
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- Al terminal marittimo dell'oleodotto transalpino attraccano ogni anno più di 500 navi che sbarcano 41,5 milioni di tonnellate di greggio, assicurando il 90% del fabbisogno dell'Austria, il 40% della Germania (la totalità per Baviera e Baden-Württemberg) e il 50% del fabbisogno della Repubblica Ceca.
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- SIOT ha oggi un fatturato di 82,3 milioni di euro, 117 occupati diretti e un indotto di altri 600. Secondo i dati forniti dall'azienda, SIOT ha ricadute sull'economia nazionale e locale pari a 75 milioni di euro all'anno, tra cui 6,7 milioni di sole tasse portuali, 11 milioni di servizi di rimorchio e altri sei di servizi tecnico-nautici.
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