- Se Trieste vuole strappare al porto di Venezia il traffico crocieristico, come nei giorni scorsi hanno ipotizzato il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, e il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini ( del 2 ottobre 2015), a Venezia si progetta la costruzione di un terminal crociere a Pola e si propone di fare del porto croato uno scalo satellite del porto lagunare.
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- Attualmente la città croata non dispone di un approdo per navi passeggeri con un pescaggio superiore a sei metri e Pola si è rivolta ad esperti veneziani per colmare la lacuna e progettare la realizzazione di un terminal crociere per grandi navi. «Le aree militari dismesse e le strutture che attualmente nessuno utilizza devono essere impiegate in funzione dello sviluppo economico». Lo ha sottolineato venerdì scorso il presidente del consiglio municipale della città croata, Robert Cvek, partecipando alla presentazione presso la Camera di Commercio di Pola di uno studio di fattibilità sulla costruzione di un terminal passeggeri nella parte settentrionale del porto di Pola realizzato dall'italiana V.T.P. Engineering, joint venture tra la società terminalista Venezia Terminal Passeggeri (VTP) specializzata nella gestione di terminal crociere e la società di ingegneria Abacoingegneria Trevisto. «Si tratta - ha sottolineato Cvek - di un progetto molto concreto che può apportare grandi benefici alla comunità».
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- Lo studio è costato 347mila kuna (45mila euro) ed è stato co-finanziato per l'85% dall'Unione Europea e dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) attraverso il programma operativo 2007-2013 e per il restante 15% dal Ministero degli Affari marittimi, dei trasporti e delle infrastrutture e dall'Autorità Portuale e dal Comune di Pola.
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- «Oggi in Adriatico - ha spiegato Franco De Angeli, amministratore delegato di V.T.P. Engineering, presentando il progetto - c'è un solo home port per i passeggeri, che è Venezia, porto che non ha più infrastrutture per accogliere grandi navi di 300-400 metri. Pula, grazie alla sua posizione ottimale - ha rilevato De Angeli - può supportare il terminal di Venezia e può diventare anche un home port».
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- Lo studio di fattibilità presenta tre scenari: il primo, di breve termine (3-5 anni), prevede che al nuovo terminal croato possano approdare 70-90 navi da crociera all'anno per un traffico di 80-100mila passeggeri; il secondo, di medio termine (7-10 anni), stima 130-150 approdi di navi per un traffico di 150-180mila passeggeri; l'ultimo scenario di lungo periodo prevede 200 scali di navi da crociera per un totale di 400-600mila passeggeri annui.
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- Lo studio indica in 149 milioni di euro il costo per la costruzione del terminal crociere costituito da tre banchine, di cui 90 milioni di euro nella prima fase, di 21,5 milioni di euro nella seconda fase e 37,4 milioni di euro nella terza.
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- «Oggi - ha evidenziato il vice ministro degli Affari marittimi, dei trasporti e delle infrastrutture, Zdenko Antesic - lo studio di fattibilità ha dimostrato che il progetto di costruzione per il traffico marittimo dei passeggeri nel porto di Pola, nella zona di Vallelunga, ha buone prospettive e quindi il nostro ministero lo sostiene, come lo abbiamo sinora dimostrato cofinanziando lo studio».
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