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L'Autorità Portuale di Savona sottoscrive un protocollo d'intesa con l'Interporto di Torino per lo sviluppo della modalità ferroviaria
Foietta: «auspichiamo, entro Natale, di far partire un primo treno simbolico e sperimentale che da Vado possa arrivare ad Orbassano»
11 novembre 2015
Oggi a Savona la locale Autorità Portuale ha sottoscritto un protocollo d'intesa con S.I.T.O., la società che gestisce l'Interporto di Torino e che detiene il 13% di CIM, la società che gestisce l'Interporto di Novara. Le parti hanno specificato che un primo atto concreto dell'intesa riguarda la linea ferroviaria per il trasporto merci su rotaia tra Savona e Torino, con le merci in transito verso gli interporti piemontesi, e che il primo treno sperimentale, per il trasporto della frutta, potrebbe già essere testato entro quest'anno.
«Se pensiamo che al centro intermodale di Novara arrivano cinque treni da Rotterdam e nessuno dalla Liguria - ha sottolineato il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino - questo ci dice quanto dobbiamo recuperare. Dobbiamo potenziare ed ottimizzare il nostro sistema logistico, rafforzando i collegamenti tra Savona ed i nostri interporti. L'accordo siglato questa mattina, va proprio in questa direzione». Specificando che «questo accordo è frutto di un'intesa tra Liguria, Piemonte e Lombardia», Chiamparino si è detto convinto «che il rafforzamento dei collegamenti sia essenziale, per il futuro sviluppo dei traffici portuali, e del trasporto delle merci».
«Pensiamo - ha proseguito il presidente della Regione Piemonte - che il Nord-Ovest nel suo insieme sia una piattaforma logistica con grandi potenzialità competitive rispetto a quelle del Nord Europa come Rotterdam e Anversa. Una piattaforma che comprende le opere di lungo periodo, come il Terzo Valico, il Frejus, il corridoio Est-Ovest dell'Alta Velocità e il collegamento con la Svizzera. Stiamo dunque parlando di un grande disegno, ma dobbiamo - ed è questo il senso della firma di questo protocollo - accelerare i tempi, perché se non si inizia subito a mettere in funzione quello che già c'è o quello che sta per essere realizzato rischiamo di perdere rotte preziose, perché il traffico nel frattempo si è indirizzato altrove». Con riferimento all'intesa, Chiamparino ha anche ricordato che «per quando riguarda il Piemonte, l'asse Mondovì-Torino-Rivalta-Novara rappresenta il nostro banco di prova per capire se il sistema può funzionare, e per cominciare intanto a spostare su rotaia il traffico che è attualmente su gomma».
Il presidente dell'Autorità Portuale di Savona, Gianluigi Miazza, ha evidenziato che si tratta di un'intesa concreta ed importante per il porto ligure che ha lo scopo «di realizzare un sistema consolidato di collegamento ferroviario, da Savona verso Torino. Il trasferimento del trasporto gomma-rotaia - ha sostenuto Miazza - è realizzabile, e possiamo farlo in tempi brevi. In questo, completeremo la nostra sinergia, con gli interporti piemontesi, e renderemo più efficiente il nostro sistema logistico».
Il presidente dell'Interporto di Torino, Giambattista Quirico, ha confermato che «il protocollo d'intesa sancisce un rapporto istituzionale che - ha precisato - ha l'obiettivo di sviluppare quell'intermodalità ancora inespressa e che invece dobbiamo perseguire per essere davvero competitivi, migliorando sempre più il nostro servizio ed offrendo nuove direttrici per le nostre merci».
«L'infrastruttura - ha rilevato il commissario governativo per la realizzazione dell'asse ferroviario ad alta velocità Torino-Lione, Paolo Foietta - c'è già, e si può sfruttare per trasferire i traffici dalla gomma alla rotaia. Questo può essere un corridoio importante di trasporto, per potenziare il sistema logistico di tutto il Nord Ovest italiano». Secondo Foietta, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) «deve ragionare, come un gestore di infrastruttura: ormai - ha osservato - stanno cambiando le logiche e per le linee ferroviarie, dichiarate in dismissione, ora si può intervenire per renderle operative e sfruttare così, nuovi collegamenti. In questo modo, si riducono le emissioni e le congestioni del traffico. Ora, dobbiamo dimostrare che si può fare, per questo auspichiamo, entro Natale, di far partire un primo treno simbolico e sperimentale che da Vado possa arrivare ad Orbassano. Stiamo già lavorando con gli operatori ed i soggetti portuali interessati al progetto. In seguito decideremo come realizzare il servizio nel settore ortofrutta, in maniera strutturata».
Riferendosi al protocollo sottoscritto oggi dall'Autorità Portuale di Savona e dall'Interporto di Torino la Fiom Cgil Savona ha manifestato l'auspicio che le istituzioni locali partecipanti all'intesa prendano come riferimento lo stabilimento della Bombardier di Vado Ligure per la progettazione, costruzione e produzione del materiale ferroviario inserito nel programma di sviluppo della modalità ferroviaria. «Chiediamo alle istituzioni locali - ha specificato il rappresentante del sindacato, Andrea Pasa - di mettere in campo ogni azione finalizzata a garantire gli attuali livelli occupazionali e il mantenimento del sito stesso di Vado Ligure. L'obiettivo dichiarato questa mattina - ha aggiunto - è quello di fare il primo viaggio simbolico entro la fine dell'anno, con partenza da Vado Ligure e arrivo nello scalo merci di Orbassano e sarebbe bene che i lavoratori della Bombardier vedessero una locomotiva Traxx Bombardier trainare il convoglio. Opportunità come quella di questa mattina - ha concluso Pasa - devono essere prese al volo ma devono necessariamente garantire lavoro al territorio, almeno per quelle attività che sul territorio svolgono molto bene il loro lavoro».
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