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Plauso al governo di ANITA, Assologistica, Conftrasporto e FerCargo per l'avvio della privatizzazione del gruppo FS
In particolare le associazioni condividono l'intenzione di scorporare il gestore delle infrastrutture RFI dall'operatore Trenitalia
30 novembre 2015
ANITA, Assologistica, Conftrasporto e FerCargo hanno espresso «pieno apprezzamento e sostegno alla scelta comunicata dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, sulla privatizzazione del gruppo FS». La scorsa settimana, infatti, il governo ha approdato un decreto per la cessione tramite offerta pubblica di vendita di una quota entro il 40% del capitale di Ferrovie dello Stato Italiane ( del 23 novembre 2015).
In una nota ANITA, Assologistica, Conftrasporto e FerCargo hanno evidenziato che «l'avvio del processo di privatizzazione delle Ferrovie dello Stato Italiane, potrebbe rappresentare l'inizio di una nuova fase per il rilancio del trasporto ferroviario in Italia. Da troppi anni, infatti - hanno rilevato le associazioni del settore logistico - il settore ferroviario risente negativamente della mancanza di scelte chiare e condivise a favore di una maggiore competitività del servizio di trasporto delle merci. Una competitività di cui potrà beneficiare l'intero sistema economico italiano sia esso rappresentato dalle aziende manifatturiere importatrici o, più in generale, dai consumatori e da tutti i soggetti che richiedono sempre di più soluzioni logistiche sostenibili dal punto di vista ambientale».
ANITA, Assologistica, Conftrasporto e FerCargo hanno sottolineato di condividere in particolare «l'azione che il governo intende compiere scorporando la società Rete Ferroviaria Italiana (RFI) dall'operatore ferroviario Trenitalia, a vantaggio di una completa indipendenza e terzietà del gestore della rete rispetto a tutti gli operatori ferroviari ed intermodali operanti sul mercato del trasporto merci».
Specificando di essere «pronte e disponibili ad ogni possibile confronto sul tema», le quattro associazioni hanno auspicato «un processo veloce ed efficace, anche alla luce delle attuali condizioni economiche mondiali, ed in particolare italiane, per le quali - hanno osservato - la ferrovia rappresenta un'opportunità per acquisire nuove quote di mercato rispetto ai flussi commerciali scambiati con principali mercati del centro e Sud Europa».
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