- Oggi il Consiglio dei ministri ha approvato in esame preliminare un decreto relativo alla cessione di non oltre il 40% di quote della società Ferrovie dello Stato Italiane Spa (FS), provvedimento con cui viene regolamentata l'alienazione della quota di partecipazione nella società disponendo che tale cessione - che potrà essere effettuata anche in più fasi - si realizzi attraverso un'offerta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori in Italia, inclusi i dipendenti del gruppo Ferrovie dello Stato, e a investitori istituzionali italiani e internazionali, e quotazione sul mercato azionario.
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- Lo schema di decreto, inoltre, prevede che, al fine di favorirne la partecipazione all'offerta, per i dipendenti del gruppo Ferrovie dello Stato potranno essere previste forme di incentivazione, tenuto conto anche della prassi di mercato e di precedenti operazioni di privatizzazione, in termini di quote dell'offerta riservate (tranche dell'offerta riservata e lotti minimi garantiti) e di prezzo (ad esempio, come in precedenti operazioni di privatizzazione, bonus share maggiorata rispetto al pubblico indistinto) o di modalità di finanziamento. Nell'ambito del processo che porterà all'ingresso di privati è previsto che la proprietà della infrastruttura ferroviaria, che è gestita da Rete Ferroviaria Italia (RFI), rimanga in mano pubblica.
- Il decreto verrà inviato alle Commissioni parlamentari competenti al fine di acquisire i pareri previsti. Il governo ha sottolineato che con l'approvazione odierna si avvia formalmente il processo orientato alla cessione parziale delle Ferrovie dello Stato, parte del piano governativo di privatizzazioni che ha recentemente portato in Borsa Poste Italiane e prevede anche la quotazione di Enav per la prima metà del 2016.
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- La privatizzazione di FS è prevista nel corso 2016. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, confermando che la privatizzazione prevede «la piena maggioranza dell'azionariato dello Stato», ha spiegato che oggi è stata avviata una procedura «che tiene presente la complessità della gestione delle FS e la necessità di aumentare gli obblighi di servizio pubblico, quali alta velocità e servizi per i pendolari». Delrio ha specificato che, oltre al mantenimento della proprietà pubblica dell'infrastruttura ferroviaria, l'avvio di percorso terrà presenti questioni come «la garanzia di accesso a tutti in maniera uguale e la valutazione dell'indipendenza completa del gestore della rete». Il ministro ha specificato inoltre che se la privatizzazione riguarderà «Trenitalia o una quota di RFI scorporata è un lavoro che verrà fatto nelle prossime settimane».
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