- Oggi le associazioni di categoria dei porti di Salerno e di Savona, in una nota congiunta inviata al presidente del Consiglio dei ministri, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e ai presidenti delle Regioni Campania e Liguria, hanno ribadito «la propria ferma e convinta opposizione alla ipotesi di accorpamento dei propri porti alle Autorità Portuali di Napoli e Genova, perché - spiegano le organizzazioni rappresentanti delle comunità portuali salernitana e savonese - quella degli accorpamenti è una scelta inutile, dannosa ed irrilevante rispetto alla soluzione dei veri problemi della portualità italiana e rispetto alla elaborazione di un sistema integrato di portualità e logistica».
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- Le due comunità portuali hanno esortato ad un rilancio della proposta della legislazione in materia portuale verso «un ben più ampio, alto ed organico piano strategico» che - specificano - «punti alla realizzazione di: una sola Authority Nazionale della Logistica e della Portualità o, in alternativa, di sei Autorità di Sistema della Portualità e della Logistica (Nord Est, Nord Ovest, Sud Est, Sud Ovest, Sicilia, Sardegna), capaci di realizzare una vera integrazione tra le componenti del sistema dei trasporti e della logistica, per rendere complessivamente più competitivo il nostro paese nell'interscambio con i mercati del mondo. Diversamente - sottolineano le associazioni di categoria - le comunità portuali di Salerno e Savona reclamano l'autonomia della proprie Authority, così come garantito ad altri 14 o 15 porti del paese, molti dei quali di ben minore rilevanza».
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- Nel documento le due comunità portuali rilevano inoltre che «gli accorpamenti nulla hanno a che vedere con la soluzione dei problemi della portualità italiana, rischiando, anzi, di avere effetti negativi. Nonostante i porti di Salerno e Savona siano tra le principali e più dinamiche realtà portuali del Paese - osservano - i loro accorpamenti continuano ad essere presentati con molta superficialità. Si sottace che ne verrebbe messa in serie discussione, al di là delle parole di circostanza, l'efficienza, la capacità di rispondere al mercato, la competitività, la straordinaria crescita e la eccellenza amministrativa dimostrata in tanti anni di operosa attività,che ha visto messi in campo - con generosità - i sacrifici e l'impegno forte, tenace e coeso di maestranze, imprese ed istituzioni locali».
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