- Nella tarda serata di ieri il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per la Semplificazione e la pubblica amministrazione, Maria Anna Madia, ha approvato in esame preliminare il decreto legislativo in materia di riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le Autorità Portuali.
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- Il decreto conferma che le competenze delle attuali 24 Autorità Portuali saranno assunte da 15 Autorità di Sistema Portuale che avranno sede nei porti definiti “core” secondo la normativa europea. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha evidenziato che, insieme ad altre azioni in corso, il decreto punta sulla competitività dei porti nazionali e sostiene il ruolo dell'Italia, attraversata da quattro corridoi ferroviari TEN-T, come hub nel Mediterraneo e piattaforma logistica europea.
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- Le sedi di Autorità di Sistema Portuale saranno a Genova, La Spezia, Livorno, Civitavecchia, Cagliari, Napoli, Palermo, Catania, Gioia Tauro, Taranto, Bari, Ancona, Ravenna, Venezia e Trieste.
- Il decreto prevede che alle nuove Autorità di Sistema Portuale faranno riferimento 54 porti di rilevanza nazionale. Inoltre le Regioni potranno chiedere l'inserimento nelle Autorità di Sistema di ulteriori porti di rilevanza regionale.
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- Alle sedi di Autorità di Sistema Portuale verrà affidato un ruolo strategico di indirizzo, programmazione e coordinamento del sistema dei porti della propria area. Avrà funzioni di attrazione degli investimenti sui diversi scali e di raccordo delle amministrazioni pubbliche. È prevista una stretta la relazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in particolare per il Piano Regolatore di Sistema Portuale e i programmi infrastrutturali con contributi nazionali o comunitari.
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- Il provvedimento prevede che l'Autorità di Sistema Portuale venga governata da un Comitato di gestione, ovvero board ristretto a poche persone, scendendo dagli attuali 336 membri circa dei Comitati Portuali a livello nazionale a circa 70. In particolare, faranno parte del Comitato di gestione: il presidente, nominato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti d'intesa con il presidente o i presidenti delle Regioni interessate tra candidati con comprovata esperienza e qualificazione professionale; un componente designato dalla Regione, due in caso di due Regioni; un componente designato dal sindaco di ciascuna delle città metropolitane, se presenti nel sistema portuale; un componente designato dal sindaco di ciascuna città ex Autorità Portuale, se presenti nel sistema portuale; un rappresentante dell'Autorità Marittima con voto solo sulle questioni di competenza.
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- Inoltre, per garantire la coerenza con la strategia nazionale, verrà istituito al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il Tavolo nazionale di coordinamento delle Autorità di Sistema Portuale. Per il dialogo con i soggetti economici e sociali attivi nei porti è previsto anche, in ciascuna Autorità di Sistema Portuale, un Tavolo di Partenariato della Risorsa Mare, con funzioni consultive di partenariato economico-sociale.
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- Infine le Autorità di Sistema Portuale potranno avvalersi, all'interno del sistema portuale, di Uffici territoriali di Scalo, nelle sedi delle attuali Autorità Portuali, con compiti istruttori e di proposta su materie locali e con altri compiti amministrativi, di vigilanza e decisionali propri.
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- Il governo italiano ha specificato che il provvedimento introduce anche significative norme di semplificazione fra cui lo sportello unico doganale, lo sportello unico amministrativo e lo sportello unico di controllo, e si dispone anche un efficientamento degli organi di governo per le Autorità di Sistema Portuale.
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- Il governo ha precisato che il provvedimento è affiancato da altre azioni in corso per la logistica e portualità, tra cui le semplificazioni per gli escavi e i dragaggi nel Collegato ambientale, i collegamenti ferroviari portuali dell'“ultimo miglio” all'interno del contratto RFI, la revisione dei progetti superati e lo sblocco degli investimenti nonché il ferrobonus e il marebonus con 200 milioni di incentivi nella Legge di Stabilità 2016.
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- Il presidente di Federagenti ha manifestato soddisfazione per l'approvazione del decreto legislativo. «Sottolineiamo con convinzione, in attesa di conoscere meglio i contenuti dei provvedimenti decisi dal Consiglio dei ministri - ha commentato a caldo Michele Pappalardo - la positività di una svolta in atto: svolta che consiste essenzialmente in una convinzione nuova circa l'importanza e la strategicità del settore per la ripresa complessiva del Paese». «Tutto - ha rilevato il presidente di Federagenti - può essere perfezionato, e ci saranno i tempi per farlo. È comunque, al di là di qualsiasi valutazione e aggiustamento in corso d'opera, essenziale e importante per il futuro del paese che la riforma dei porti sia entrata a far parte degli obiettivi strategici del governo».
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- Anche l'Associazione dei Porti Italiani (Assoporti) ha espresso soddisfazione per quello che è - ha sottolineato l'associazione delle Autorità Portuali - «il primo atto sulla strada di una riforma portuale essenziale per il rilancio del sistema nazionale dei porti e della logistica». «Una riforma - ha precisato il presidente di Assoporti, Pasqualino Monti - che l'associazione spera possa consentire al Sistema Paese di sfruttare sino in fondo le potenzialità e la strategicità di questo comparto». «Nell'auspicio che siano definiti in tempi rapidi i provvedimenti attuativi - ha proseguito Monti - tutti i decreti e gli atti che rendano esecutive le scelte del ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, e del governo tutto in materia portuale, l'Associazione dei Porti Italiani, sottolinea una volta di più l'importanza del lavoro svolto e mirato essenzialmente a recuperare posizioni sulla strada dell'efficienza e della competitività internazionale. In un paese che è la settima potenza industriale mondiale, ma che deve questo ruolo essenzialmente ad un'industria di trasformazione - ha concluso Monti - i porti e la logistica rappresentano la chiave di volta per il successo dell'Italia, della sua struttura economica e occupazionale, e dunque del suo futuro sviluppo. Uno speciale apprezzamento va al ministro Delrio e a tutto il suo staff per essere riusciti a condurre “in porto” la prima fase di una riforma tanto attesa».
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Le 15 Autorità di Sistema Portuale, con sede e porti che faranno parte delle relative giurisdizioni
- Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale
Genova, sede dell'Autorità di sistema portuale Savona, Vado Ligure
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Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale
La Spezia, sede di Autorità di sistema portuale Marina di Carrara
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Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale
Livorno, sede di Autorità di sistema portuale Piombino, Portoferraio, Rio Marina
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Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale
Civitavecchia, sede di Autorità di sistema portuale Fiumicino, Gaeta
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Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale
Napoli, sede di Autorità di sistema portuale Salerno, Castellamare di Stabia
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Autorità di Sistema Portuale dello Stretto
Gioia Tauro, sede di Autorità di sistema portuale Crotone (porto vecchio e nuovo), Corigliano Calabro, Taureana di Palmi, Villa San Giovanni, Vibo Valentia, Reggio Calabria, Messina, Milazzo,Tremestieri
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Autorità di Sistema Portuale del Mare Di Sardegna
Cagliari, sede di Autorità di sistema portuale Olbia, Porto Torres, Golfo Aranci, Oristano, Portoscuso-Portovesme , Santa Teresa di Gallura (solo banchina commerciale).
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Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale
Palermo, sede di Autorità di sistema portuale Termini Imerese, Porto Empedocle, Trapani
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Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale
Catania, sede di Autorità di sistema portuale Augusta
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Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale
Bari, sede di Autorità di sistema portuale Brindisi, Manfredonia, Barletta, Monopoli
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Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio
Taranto, sede di Autorità di sistema portuale
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Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale
Ancona, sede di Autorità di sistema portuale Falconara, Pescara, Pesaro, San Benedetto del Tronto (esclusa darsena turistica), Ortona
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Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro-Settentrionale
Ravenna, sede di Autorità di sistema portuale
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Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale
Venezia, sede di Autorità di sistema portuale Chioggia
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Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale
Trieste, sede di Autorità di sistema portuale
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