- Oggi l'ammiraglio Giovanni Pettorino, commissario straordinario dell'Autorità Portuale di Genova, il direttore generale di Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi), Walter Facciotto, e Marco Castagna, amministratore unico della società Ge.Am. Spa partecipata dall'Autorità Portuale e dall'Amiu, la società che si occupa dell'intero ciclo dei rifiuti solidi urbani a Genova, hanno sottoscritto un protocollo di intesa per lo studio e l'implementazione di un servizio di raccolta differenziata all'interno dell'area portuale genovese. L'obiettivo dell'iniziativa, che condurrà alla realizzazione del primo sistema di differenziazione dei rifiuti in ambito portuale a livello nazionale, è arrivare alla separazione e all'avvio a riciclo di oltre il 60% delle 4.000 tonnellate di rifiuti prodotti all'interno dell'area.
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- L'accordo prevede una prima fase di campionatura dei rifiuti presenti nell'area portuale in modo da stabilirne le caratteristiche merceologiche, le quantità e le potenzialità di avvio a riciclo al fine di avere la fotografia quali-quantitativa dei materiali di imballaggio - acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro - e di individuare quali metodologie operative di raccolta siano più funzionali al loro recupero.
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- Il consorzio privato Conai, grazie all'esperienza sino ad oggi maturata, assicurerà a Ge.Am. le competenze necessarie per la progettazione e lo sviluppo del piano di gestione dei rifiuti finalizzato alla raccolta e all'avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio. Inoltre Conai contribuirà all'acquisto delle attrezzature necessarie per il conferimento dei rifiuti differenziati dagli utenti portuali ed alla realizzazione di una campagna informativa e di sensibilizzazione necessaria a fornire informazioni per una corretta differenziazione dei rifiuti, indispensabile per garantire il successivo avvio a riciclo.
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- «Con questa nuova collaborazione, nata per garantire un servizio che sta diventando una priorità in tutto il Paese - ha sottolineato l'ammiraglio Pettorino - il porto di Genova conferma la sua attenzione a ogni forma di miglioramento della situazione lavorativa e ambientale del suo spazio di lavoro. Il porto di Genova ha da tempo imboccato la strada dello sviluppo sostenibile, del rispetto massimo delle leggi in fatto di sicurezza e della cura del territorio portuale e cittadino. L'efficienza delle banchine dipende anche da questo tipo di interventi».
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