- «Il mondo portuale e il mondo produttivo non dialogano a sufficienza». Lo ha sottolineato oggi il commissario straordinario dell'Autorità Portuale di Trieste, Zeno D'Agostino, in occasione dell'incontro di presentazione del porto giuliano alle imprese del Friuli tenutosi alla Camera di Commercio di Udine proprio con l'obiettivo di colmare questa carenza.
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- «Riteniamo che oltre a promuovere il porto a livello internazionale - ha spiegato D'Agostino - è fondamentale iniziare a tessere un dialogo con il territorio e il proprio bacino di riferimento. Il porto - ha sottolineato - non è un'infrastruttura, ma un sistema. Abbiamo una zona franca che non è mai stata utilizzata in maniera compiuta. È necessario pensare al porto come un ambito in cui sviluppare e trasferire attività non solo logistiche e terminalistiche, ma anche industriali. Per questo il dialogo e il dibattito con gli imprenditori è fondamentale».
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- Oltre che per illustrare i nuovi piani di sviluppo del porto, l'incontro odierno è stato anche l'occasione per rendere noti i dati statistici del traffico delle merci movimentato dal porto di Trieste nel primo bimestre del 2016, periodo - ha specificato l'ente portuale giuliano - che ha registrato una movimentazione ferroviaria positiva e in crescita con 861 treni movimentati (+0,19% sul primo bimestre dell'anno scorso); buoni anche i risultati nel settore container con 74.141 teu movimentati (+3,56%) e in quelli delle rinfuse solide (+4,40%) e delle merci varie (+7,88%).
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- Nel suo intervento il presidente della Camera di Commercio di Udine, Giovanni Da Pozzo, ha evidenziato che «il porto di Trieste non è solo di Trieste, è dell'intero Friuli Venezia Giulia, come tutte le infrastrutture che riguardano le aree industriali non sono solo delle aree industriali stesse. Ogni infrastruttura a supporto dell'economia - ha rilevato - va considerata come sistema in grado di portare crescita e sviluppo per tutti. Dobbiamo perciò superare i campanilismi e dobbiamo mettere in comune visioni e forze, mettere insieme gli imprenditori e i responsabili delle azioni pubbliche, come stiamo facendo qui oggi e come abbiamo fatto in più occasioni in questi anni, convinti dell'importanza di questo percorso per un'economia aperta all'export e all'internazionalizzazione».
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- Anche il sindaco di Udine, Furio Honsell, che rimarcato «la centralità del porto di Trieste per la Regione» ed ha auspicato maggiore collaborazione tra le città di Udine e Trieste. Dello stesso avviso Roberto Cosolini: «questi incontri - ha confermato il sindaco di Trieste - dimostrano quanto Trieste possa e debba essere una risorsa fondamentale per la crescita dell'intera regione. Mette a disposizione, infatti, infrastrutture e risorse preziose. E può essere, anche, punto di riferimento per tutta questa parte d'Europa».
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- Dopo gli interventi istituzionali, alcuni imprenditori dello scalo giuliano - Francesco S. Parisi (Francesco Parisi Casa di Spedizioni), Enrico Samer (Samer & Co. Shipping), Marco Zollia Trieste Marine Terminal) e Fulvio Tomasin (Interporto Cervignano del Friuli) - hanno illustrato le nuove opportunità che il porto di Trieste può offrire alle imprese del territorio in termini di nuovi servizi intermodali, di condizioni tariffarie e di possibili sviluppi di nuove attività anche in regime di punto franco.
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