- Lo scorso mese il traffico dei container movimentato dal porto di Long Beach ha mostrato una forte contrazione essendo stato pari a 479mila teu, con una diminuzione del -22,1% rispetto a 615mila teu nell'aprile 2015. La consistente flessione è stata determinata sia dalla riduzione dei volumi di sbarchi e di imbarchi di container pieni, attestatisi rispettivamente a 247mila teu (-22,1%) e 113mila teu (-18,0%), sia dal calo della movimentazione di contenitori vuoti, che è stata pari a 119mila teu (-25,8%).
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- Secondo la Port of Long Beach, oltre che a fattori interni ed esterni all'economia statunitense, la diminuzione del traffico è stata causata principalmente dal riassetto dei network dei servizi di linea in atto: «le ulteriori scelte di scalo offerte dalle alleanze delle compagnie di navigazione - ha spiegato l'amministratore delegato della società che gestisce il porto americano, Jon Slangerup - stanno disseminando i carichi su un maggior numero di terminal e porti. Questo spostamento dei volumi - ha precisato - continuerà a verificarsi dato che si stanno costituendo nuove alleanze. Le nostre prospettive a lungo termine - ha tuttavia sottolineato Slangerup - continuano ad essere più che positive e continuiamo ad investire nelle nostre strutture e ad offrire ai clienti un servizio di livello mondiale».
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- Intanto la forte riduzione registrata ad aprile ha convertito da più a meno il segno del trend percentuale del traffico movimentato dal porto californiano dall'inizio di quest'anno. Nel primo quadrimestre del 2016 il totale risulta infatti di poco più di 2,0 milioni di teu, con una contrazione del -2,2% sui primi quattro mesi dello scorso anno. I container allo sbarco e all'imbarco mostrano un calo rispettivamente del -2,3% e del -0,9% a 1,0 milioni di teu e 470mila teu, mentre la diminuzione della movimentazione di container vuoti - con 542mila teu - appare più accentuata (-3,3%).
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