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Avviato nel porto di Savona il dragaggio dei fondali nell'area antistante gli accosti crociere
Saranno portati dagli attuali -8,5 a -9,5 metri
31 maggio 2016
Nel porto di Savona sono stati avviati i lavori di approfondimento dei fondali nello specchio acqueo antistante la Capitaneria. Si tratta di un'area di circa ventimila metri quadrati ove si dragheranno 20mila metri cubi di sabbia per portare i fondali dagli attuali -8,5 a -9,5 metri.
L'intervento di dragaggio, che segue una obbligatoria attività di bonifica bellica risultata negativa, avrà una durata massima di cinque mesi, ma l'Autorità Portuale di Savona ha precisato che potrebbero terminare con anticipo essendo unicamente vincolati dal traffico navale: le operazioni commerciali, infatti - ha spiegato l'ente - avranno la priorità e non subiranno alcun ritardo.
L'Autorità Portuale ha specificato che i lavori, il cui costo totale è di circa 380mila euro, si sono resi necessari per creare maggiore spazio per le manovre di accosto delle grandi navi da crociera dirette al terzo accosto.
Il materiale dragato sarà riversato in mare nell'area Darsena Alti Fondali dove la profondità dei fondali è di -30 metri. L'operazione è stata preceduta da caratterizzazioni preventive dei materiali sabbiosi sottoposti ad analisi specifiche del Settore Ecosistema Costiero della Regione che ne ha verificato la compatibilità con il sito di recapito. Sola una volta ottenuto il nulla osta regionale, e dopo la ricerca di ordigni bellici prevista dalla legge nella zona sottoposta a dragaggi, è stato dato il via al cantiere.
Allo scopo di tutelare l'ambiente marino, l'Autorità Portuale ha previsto due campagne di monitoraggio che hanno avuto l'approvazione della Regione: la prima già svolta (la cosiddetta campagna di bianco) per stabilire i parametri ante opera; la seconda sarà eseguita nel corso delle operazioni di dragaggio con apparecchi specifici, torbidometri, e verificherà lo stato delle acque rispetto a eventuali dispersioni di sedimento in mare.
L'authority portuale ha spiegato inoltre che, sempre nell'ottica della massima tutela ambientale, i dragaggi verranno eseguiti con uno speciale pontone dotato di una gru a due benne che preleverà il sedimento sabbioso scaricandolo prima all'interno di una cassa che si trova a bordo. Il successivo scarico nella zona Alti Fondali verrà fatto con l'apertura della cassa direttamente sul fondo per non creare dispersione di materiale a pelo d'acqua.
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