- Il gruppo armatoriale Attica, che è controllato dalla greca Marfin Investment Group, ha concluso il primo semestre del 2016 con ricavi pari a 109,6 milioni di euro, con un lieve incremento del +0,7% rispetto a 108,9 milioni di euro nella prima metà dello scorso anno. I costi operativi sono calati del -3,9% attestandosi a 82,8 milioni di euro e l'EBITDA è risultato pari a 9,8 milioni di euro (+34,6%). Attica ha chiuso i primi sei mesi di quest'anno con una perdita netta di -2,2 milioni di euro rispetto ad una perdita netta di -5,8 milioni di euro nel primo semestre del 2015.
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- Il gruppo armatoriale ha sottolineato che il miglioramento del risultato operativo consolidato rispetto ad un corrispondente periodo del 2015 che era stato estremamente soddisfacente conferma la prosecuzione delle performance positive del gruppo nel contesto sia di un deterioramento delle condizioni di liquidità del mercato che del mantenimento dei controlli sui capitali.
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- Attica ha reso noto che nel primo semestre di quest'anno la propria flotta di traghetti, costituita da 12 navi di proprietà ed una a noleggio, ha segnato incrementi del traffico movimentato che sono stati pari a +8,9% relativamente alle unità di carico e al +10,5% delle auto al seguito dei passeggeri, mentre i passeggeri trasportati sono diminuiti del -4,2%. Complessivamente il numero di partenze delle navi è cresciuto del +6,4% rispetto alla prima metà del 2015.
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- Sulle sole rotte in Adriatico, ovvero sulle linee Patrasso-Igoumenitsa-Ancona e Patrasso-Igoumenitsa-Bari, la compagnia di navigazione Superfast Ferries di Attica, in joint service con Anek Lines, ha totalizzato un numero di partenze inferiore del -0,6% sulla prima metà dello scorso anno e sono stati registrati cali dei passeggeri trasportati (-11,9%) nonché delle autovetture al seguito (-3,6%) e delle unità di carico (-5,1%).
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- Sulle sole rotte nazionali greche, in cui il gruppo è presente con la compagnia Blue Star Ferries, il numero di partenze è cresciuto invece del +8,3% e i volumi di traffico sono aumentati del +12,9% relativamente alle auto private e al +16,9% per le unità di carico, mentre i passeggeri trasportati sono diminuiti del -3,4%.
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