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I rappresentanti di Filt, Fit e Uilt si dimettono dal Comitato Portuale di Genova
Presidio organizzato dai sindacati per portare l'attenzione sull'impatto della crisi di Hanjin Shipping
5 settembre 2016
Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti Liguria hanno annunciato che i propri rappresentanti in seno al Comitato Portuale del porto di Genova - per la Filt Antonio Benvenuti, Giacomo Santoro ed Enrico Ascheri, per la Fit Ettore Torzetti e per la Uilt Roberto Gulli - si sono dimessi dall'organo dell'Autorità Portuale genovese.
Le tre sindacati hanno spiegato che, «a fronte dell'atteggiamento di chiusura che vige all'interno di alcuni organismi dello scalo di Genova», i rappresentanti sindacali del Comitato Portuale «hanno deciso unitariamente di prendere le distanze da una mancata operatività che determina un blocco decisionale che rischia - di fatto - di fermare atti amministrativi e investimenti».
«Le organizzazioni sindacali - hanno denunciato Filt, Fit e Uilt - non accetteranno mai che il porto di Genova resti in balia di una burocratizzazione sproporzionata che non sa dare valore al lavoro. In alcuni casi - hanno precisato - si verificano interpretazioni restrittive delle norme che possono letteralmente bloccare lo sviluppo del porto di Genova. Interpretazioni che non vengono elaborate in altri porti. Non possiamo permetterci - hanno concluso i rappresentanti dei sindacati - procedure amministrative lente che esaltano solo la burocrazia».
Questo pomeriggio, intanto, davanti a Palazzo San Giorgio, sede dell'Autorità Portuale, si è tenuto un presidio organizzato dalle segreterie sindacali di Filt, Fit e Uilt per portare all'attenzione del Comitato Portuale e degli organi di informazione la grave situazione aziendale che si sta profilando per gli 86 dipendenti di Hanjin Italy, società che è l'agente generale per l'Italia della società armatoriale sudcoreana Hanjin Shipping che giovedì è stata ammessa alla procedura di amministrazione controllata ( del 1° settembre 2016).
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