- Alla vigilia del World Maritime Day, che sarà celebrato domani a Londra dall'International Maritime Organization (IMO) sotto lo slogan “Indispensabile per il mondo”, l'ufficio statistico dell'Unione Europea ha evidenziato l'insostituibile importanza del trasporto marittimo per gli scambi commerciali dell'UE, scambi con le nazioni extraeuropee via mare – ha evidenziato l'Eurostat – che lo scorso anno hanno raggiunto un valore di 1.777 miliardi di euro, pari al 51% circa del totale degli scambi commerciali dell'Unione Europea. In particolare, il 53% delle importazioni dell'UE avviene per via marittima, modalità a cui è affidato anche il 48% delle esportazioni.
-
- Eurostat ha evidenziato che l'utilizzo del trasporto marittimo è aumentato notevolmente nell'ultimo decennio: nel 2006 solo meno della metà (47%) dei trasporti di merci dell'UE con le nazioni extraeuropee era stato movimentato via mare.
-
- Per molti Stati membri dell'UE il trasporto marittimo è essenziale per la propria economia. Tra le prime nazioni che affidano principalmente allo shipping il trasporto delle merci da e per le nazioni non-UE figurano il Portogallo, che utilizza il trasporto marittimo per l'81% del valore totale degli scambi commerciali con i Paesi non-UE, quindi Cipro (80%), la Grecia (77%), la Spagna (74%), Malta (67%), l'Italia (61%) e la Finlandia (60%). Quote superiori al 50% sono registrate anche da Olanda, Romania, Bulgaria, Danimarca e Germania. In fondo alla graduatoria c'è la Repubblica Ceca con il 12% degli scambi commerciali con nazioni non-UE affidato allo shipping preceduta da Lussemburgo (19%), Irlanda (27%), Lettonia (27%), Austria (31%) e Croazia (35%).
|